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Mario Schwab lascia Halston / Marios Schwab exits Halston

Creato il 16 luglio 2011 da Sandfashionblog

Il contratto del designer con base a Londra è scaduto e non sarà rinnovato.

The London-based designer’s contract has expired and will not be renewed.

Se prima il futuro di Marios Schwab da Halston sembrava incerto, ora è ufficiale: il suo contratto è scaduto e non sarà rinnovato. Molti interrogativi, però, rimangono da sciogliere anche a proposito della designer collection di Halston: sembra, infatti, da indiscrezioni, che non ci sarà una collezione

Mario Schwab lascia Halston / Marios Schwab exits Halston
primavera-estate 2012 e non è ancora chiaro se quella per l’autunno-inverno 2011-2012 sarà distribuita nei negozi.
Ma lo stilista non è l’unico a lasciare il brand americano. Dopo l’uscita di Sarah Jessica Parker, anche Harvey Weinstein, che era entrato in possesso, negli ultimi due anni, di una quota azionaria della società, come preannunciato, non è più legato ad Halston. Il suo destino, d’altra parte, era segnato fin dall’inizio: il suo nome ha certamente richiamato molta attenzione sull’etichetta ma Weinstein, che ha investito pochissimo denaro, ha sempre avuto essenzialmente un ruolo di prestanome, con poche o nessuna responsabilità operative. Inoltre, si è avvalso delle costose consulenze di Rachel Zoe e Tamara Mellon che, per quanto sembrassero perfette, non si sono rivelate sufficienti, da un punto di vista strategico, per rivitalizzare un marchio, che non più stato in primo piano nel mondo moda dalla metà degli anni Settanta.
Nonostante tutto, però, Halston gode ancora della piena fiducia da parte della società madre Hilco Consumer Capital LLC, che, non solo non ha intenzione di vendere, ma facendo seguito a una crescita nel retail, ha investito recentemente altri 7 milioni e mezzo di dollari. L’obiettivo è puntato sulla seconda linea Halston Heritage che, del resto, non richiede abilità di design perché si basa su vecchie silhouette. Probabilmente, nel caso della prima linea, invece, sarebbe necessaria un’evoluzione, quel cambiamento radicale che il talentuoso Marios Schwab, come i suoi predecessori Randolph Duke, Kevan Hall, Craig Natiello, Piyawat Pattanapuckdee, Bradley Bayou  e Marco Zanini, tutti troppo desiderosi di conformarsi a quel “look Halston” che ha funzionato solo in un momento e in un contesto specifico, non ha saputo dare.


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