Armonia nuova e libera, tanto nuova da sembrare antica
e tanto antica da sembrare nuova.
Armonia per la visione di un nuovo mondo
per nuovi esseri umani.
Mark Drusco
“Musica intesa come ancestralità , come percezione, dove tutto nasce. Musica che va al suo scopo penetrando nelle radici dell’animo umano, ridonandogli linfa vitale, rammentando all’ uomo l’importanza della contemplazione e dell’appartenenza allo spirito. Regalandogli stimoli nuovi, primordiali, che lo riportano ad un contatto più puro con l’ arte dei suoni , in cui abbraccia la loro vera essenza. Oggi parliamo di “Musica Sovrasensibile” e lo facciamo insieme ad un grande artista : Mark Drusco musicista e compositore.
Intervista a cura di Monica Pasero
Mark è la prima volta che sento parlare di questa nuovo modo di sentire e vivere la musica, e ti chiedo: cosa intendi per musica sovrasensibile?
Musica oltre il confine, cioè musica che attinge contenuti e principi armonici dall’energia dell’Eternità. Musica che è armonia, non melodia; musica pensata, scritta e realizzata per esseri umani nuovi, liberi in un mondo nuovo. La musica può fare questo
Leggo che sei un autodidatta, ho sempre pensato e lo ripeto spesso nelle mie interviste, che il talento vero non si impari a scuola, ma nasca con noi. Tu cosa ne pensi a tal proposito?
Sono pienamente d’accordo. Le scuole sono fatti per maestri che insegnano e allievi che apprendono. La mia unica scuola musicale è stata una partitura vuota che aspettava di essere riempita di note e armonie.
Quando hai compreso di avere questo dono ? e soprattutto quando hai sentito la necessità di dedicare la tua vita alla musica?
Se, a contatto con un’emozione proveniente dall’arte, ci si sente trascinati via, senza possibilità di tornare indietro, quello è il momento in cui si capisce il proprio destino di artista. A volte la magia di restare e proseguire funziona, altre volte no. Con me ha funzionato: sono rimasto e ho proseguito lungo il mio cammino di compositore.
Leggo nella tua biografia, che hai composto diverse colonne sonore per film americani di successo, tra tutte quelle ideate c’è ne una che ti è rimasta di più nel cuore e se sì, perché ?
Comporre musica per film è un’attività complessa: devi mantenere il tuo stile eppure devi adattarlo alle scene del film. Non si è mai completamente liberi nel comporre colonne sonore, ma allo stesso tempo si è liberi di variare la propria composizione all’interno della partitura. Ogni colonna sonora che ho scritto mi ha dato emozioni indimenticabili e uniche.
Penso che questa tua già nota carriera come compositore, faccia di te una garanzia per eventuali collaborazioni anche con registi italiani. Vuoi lanciare un appello a tal proposito ?
Una musica per film è vincolata al film stesso: se il film è grande, lo sarà ( o dovrebbe esserlo) anche la musica che lo accompagna. Non è sempre così purtroppo, poiché il cinema italiano si è creato, salvo poche eccezioni, un’etichetta di provincialismo esasperato, di mediocrità spicciola, così anche la musica che lo accompagnava ha dovuto adattarsi al taglio del film, diversamente si sarebbe sentita solo la musica. Non ho appelli da fare ai registi italiani, se non quello di riconsiderare la visione del mondo che tentano di riprodurre in un film.
Ogni artista ha bisogno d’ispirazione, qual’ è la tua fonte ?
L’energia dell’Ignoto, che è un’energia ancestrale, primordiale.
Qual’ è il messaggio che cerchi di trasmettere con la tua musica ?
Armonia nuova e libera, tanto nuova da sembrare antica e tanto antica da sembrare nuova. Armonia per la visione di un nuovo mondo per nuovi esseri umani.
In che si differenzia la tua musica da quella che solitamente ascoltiamo ?
La mia musica è strumentale, cioè composta per strumenti solisti all’interno di un’architettura armonica che è la partitura. Io creo armonie, mentre la musica leggera, che di solito non può prescindere dalla voce umana, dal cantante o dalla cantante, voglio dire, crea melodie orecchiabili. La differenza fra le due sta nel messaggio: la musica leggera crea proiezioni di suoni, la musica sovrasensibile crea emanazioni di armonie.
In un tuo scritto citi che la musica ha due aspetti: uno interiore e l’altro esteriore. Vuoi spiegarci questa tua affermazione?
L’aspetto interiore della musica è l’energia che essa è in grado di emanare in profondità nello spirito dell’essere umano. Quello esteriore resta in superficie nello spirito.
Da ciò che ho compreso, il tuo progetto è davvero ambizioso: riportare l’uomo all’ ascolto del proprio io, accompagnandolo su questo sentiero impervio con la musica , la quale è da sempre legata all’ umanità. Questa volta la musica verrà usata quasi come terapia, come metodo d’esplorazione per suscitare, con le sue melodie, l’ intimo umano a riscoprirsi. Come pensi di poter giungere a tutto questo ?
Attraverso l’intensità dell’armonia: più la mia musica sarà intensa e memorabile, energetica e autentica, più riuscirà a raggiungere il centro dello spirito umano.
Chi è Mark Drusco nella vita di tutti i giorni ?
Un uomo, e un’artista. Si può volere di più?
Vuoi dare un consiglio a tutte quelle persone che rincorrono i loro sogni? proprio come stai facendo tu.
“Se cerchi Dio, lo hai già trovato!” disse un grand’uomo. Io dico: se cercate la vostra strada come artisti, l’avete già trovata, vi serve solo essere consapevoli di percorrerla fino in fondo, senza rimpianti, senza indecisioni. Perché un destino non è migliore di un altro, ma ogni uomo deve compiere ciò che ha in sé.
Se volete conoscere di più la musica di questo eccellente compositore trovate i suoi cd qui
Cantico
http://www.rupemutevoleedizioni.com/supernalarmony-catalogo/cantico.html
La memoria dell’ignoto
http://www.rupemutevoleedizioni.com/supernalarmony-catalogo/la-memoria-dell-ignoto.html
Venite a conoscere Mark anche nelle sue pagine Facebook
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