E dopo Watchmen? The Secret Service...
Provocatorio, ironico, furbo... sono tanti gli aggettivi che possono essere affiancati al nome di Mark Millar. Di certo, però, l'autore scozzese non può essere considerato banale. Nella polemica tra i fans di Watchmen (che si sentono traditi dalla decisione della DC Comics di sfruttare commercialmente la creazione di Moore e Gibbons mettendo in cantiere ben sette prequel), la casa editrice newyorkese, i detrattori di Moore, coloro che attendono con ansia il lavoro di Azzarello e compagnia, lo stesso Moore e chi più ne ha più ne metta, Millar entra a gamba tesa direttamente sul suo forum sulle cui pagine apre un post intitolato AFTER WATCHMEN: THE SECRET SERVICE al cui interno scrive "posso azzardare una campagna pubblicitaria per la mia prossima serie? Attenzione lealisti di Watchmen - con i vostri dollari votate e comprate the Secret Service # 1! È eccessivo? È troppo anche per me?"
Al di là della furba e riuscitissima provocazione di Millar è abbastanza divertente notare che in contemporanea (o quasi) alla produzione di una serie di miniserie ispirate a un'opera di venticinque anni fa, alla cui realizzazione non partecipa nessuno degli autori originali (se si esclude la presenza di Len Wein, editor originale di Watchmen), vedrà la luce una serie limitata creator owned tra i cui autori c'è proprio Gibbons. Una sfida perfetta tra creazioni di proprietà della casa editrice e quelle di proprietà degli autori, con le case editrice ferme a un glorioso passato e gli autori proiettati nel presente e nel futuro.