Magazine Diario personale

Mark strand , "respiro".

Da Silvy56

Quando li vedi di’ loro che io ci sono ancora, che mi reggo su una gamba mentre l’altra sogna, che solo così si può fare, che le bugie che dico loro sono diverse da quelle che dico a me stesso, che con lo stare sia qui che oltre mi sto facendo l’orizzonte, che come il sole si leva e cala io conosco il mio posto, che è il respiro a salvarmi, che persino le sillabe forzate del declino sono respiro, che se il corpo è bara è anche madia di respiro, che il respiro è uno specchio offuscato da parole, che solo il respiro sopravvive al grido d’ aiuto quando penetra l’orecchio dell’estraneo e permane ben oltre la scomparsa del verbo, che il respiro è di nuovo l’inizio, che da esso si stacca ogni resistenza, come il significato si stacca dalla vita, o il buio si stacca dalla luce, che il respiro è ciò che do loro quando mando saluti affettuosi. Mark Strand "Respiro"

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