Come un copywriter, la Versilia scrive un nuovo capitolo della storia della notte.
Il content marketing al posto delle locandine. Come si promuove una discoteca nel 2014.
Discoteche, crisi e cambiamento degli stili di vita.
Quando verso le fine della prima decade degli anni 2000 Facebook è esploso in Italia, molti proprietari di locali da ballo hanno temuto il peggio. “Perché dovrebbero continuare a venire da noi, se ora possono incontrarsi online?” è quello che deve aver pensato qualcuno. E in effetti da anni le notizie che escono a proposito di locali da ballo assomigliano a un bollettino di guerra, con chiusure che si susseguono, registrando una crisi dell’intero settore, con conseguenze anche sull’occupazione. Una flessione che prima che cause economiche ha origini nel cambiamento degli stili di vita.
La situazione in Versilia.
Anche i locali della costa tra Forte dei Marmi e Viareggio subiscono questo trend negativo, aggravato dalla crisi economica. Laddove 10 anni fa c’erano tutto l’anno aperte 9/10 discoteche, oggi sono meno della metà a sopravvivere e di queste a portare avanti una programmazione senza interruzioni sono giusto un paio di locali. Tra questi però c’è una grande eccezione. Grande come grande è il suo nome, famoso in tutto il mondo, e grandi sono i suoi primati: è La Capannina di Franceschi, la discoteca da più anni in attività nel mondo e l’unico locale che non ha mai cambiato nome dal 1929.
Il momento da record della Capannina.
Al di là del suo grande passato, a colpire della Capannina è la straordinaria attualità con il momento estremamente positivo che il locale sta vivendo, soprattutto se lo si correla alla situazione generale ampiamente raccontata fin ora. Proprio negli ultimi mesi la discoteca di Forte dei Marmi ha registrato: un’estate da record, un ottimo autunno, un record di presenze la notte di Natale e un nuovo primato per quanto riguarda il Capodanno.
Ma cosa distingue il locale dal 1977 nelle mani della Famiglia Guidi e dal 2010 diretto da Maurizio Laudicino? Per sintetizzare possiamo dire che con la gestione attuale, La Capannina ha compreso meglio e prima della concorrenza che le discoteche sono aziende e in questo momento storico devono dotarsi di strumenti di marketing efficaci con figure professionali adeguate.
Il marketing secondo La Capannina.
Proprio a seguito di questa intuizione, che per quanto scontata rappresenta una vera e propria eccezione nel mondo della notte italiana, La Capannina si è dotata, al fianco di un’ottima squadra di promoter, prima di un potente ufficio stampa in grado di offrire grande copertura su quotidiani, periodici e siti d’interesse locale e nazionale, e poi di un intraprendente ufficio marketing, in grado di coinvolgere aziende nazionali e internazionali e di sviluppare partnership importanti. Come quella che ha portato il brand Capannina a essere protagonista all’ultimo Pitti, con la polo La Capannina di Franceschi firmata La Martina, già fornitore ufficiale della Federation of International Polo in tutti i tornei e sponsor tecnico delle squadre di Harvard, Yale, Oxford, Cambridge, del College of St. Xavier di Mumbai e della nazionale inglese di polo.
A contribuire al successo del locale è anche il primato sulla rete con una presenza ufficiale (sito, pagina Facebook, account Twitter, Instagram ecc.) cui si affianca un evoluto network di web marketing, sviluppato e realizzato da Luca Bartoli, copywriter italiano e seo copywriter (primo su google.it proprio per la keyword “seo copywriter”: colui che scrive ottimizzando l’indicizzazione di un sito da parte dei motori di ricerca). La piattaforma prevede, partendo dallo studio delle ricerche degli utenti, la creazione e l’anticipazione dei trend online e, soprattutto, lo sviluppo di una massiccia quantità di contenuti rilevanti e di informazioni costantemente aggiornate.
Il sistema che vede i principali social network agire ad unisono come satelliti, pone al centro due siti dinamici con un’altissima usabilità: www.DiscotecheVersilia.it e www.CapanninaForteDeiMarmi.com indicizzati rispettivamente con 38.900 e 37.500 pagine da Google. Praticamente delle macchine da guerra a livello seo. Guerra che, a questo punto è evidente, la Capannina sta vincendo grazie ai migliori e più evoluti strumenti.