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Marmellata o confettura??

Da Latognazza

Si sente parlare di Marmellate e di Confetture e spesso pensiamo che siano la stessa cosa…. e invece no!!  Con il termine generico di marmellata si intende comunemente una preparazione semisolida dolce o agrodolce a base di frutta o vegetali  a pezzi e zucchero con lunga cottura. Un termine che esiste da  sempre e che deriva dal portoghese marmelada, che significa confettura di  marmelo (mela cotogna). Perciò “cotognata” è la traduzione puntuale, precisa, della parola “marmelada”, anche se poi il termine d’importazione portoghese è stato applicato per estensione a tutte le altre “marmellate”. Dal 1982 per effetto di una direttiva comunitaria con il termine marmellata si intendono solo i prodotti ottenuti da agrumi mentre tutte le altre preparazioni vanno chiamate confetture.

La composta di mele cotogne fu dunque tra le prime a essere prodotte, era anche l’unico modo per poterle consumare e conservare. La mela cotogna che non è affatto dolce, ma molto aspra, in fase di cottura si trasforma completamente nel sapore, gli zuccheri naturali del frutto si trasformano in poco dolci in molto dolci. Nel tempo si sono generate una serie di leggende che coinvolgono personaggi reali come Caterina de Medici. Elisabetta d’Inghilterra o Caterina d’Aragona, per esempio si narra che la marmellata di arance fu inventata per Caterina d’Aragogna, la quale, avendo sposato il re d’Inghilterra Enrico VIII, non poteva più gustare i frutti della sua terra. L’origine della marmellata è in realtà molto più antica: come riportato nel ricettario romano di Apicio (IV-V secolo d.C) già i Greci  erano soliti cuocere lentamente le mele cotogne con il miele al fine di poterle conservare.

È da ricordare comunque che, prima dell’avvento dello zucchero, evento alquanto recente, l’unico dolcificante conosciuto oltre ai succhi di frutta era il miele, materiale costosissimo, usato dai ceti poveri come merce di scambio per avere prodotti essenziali, piuttosto che per il consumo diretto.

Il principio delle preparazioni è identico. Il risultato varia, però, leggermente. Nella terminologia attuale, voluta dalla legislazione europea, con marmellata si intende una crema cotta di zucchero e agrumi a pezzi (limone, arancia, mandarino, cedro, bergamotto, pomplemo), mentre la  confettura indica la stessa preparazione riferita agli altri tipi di frutta.
Sempre in base a quanto prevede la legge per ognuno di questi prodotti la concentrazione della frutta non deve scendere sotto il 20%. Marmellate e confetture si definiscono extra sopra il 45% di frutta

Poi c’è anche la composta di frutta, che si distingue dalla marmellata per il maggior contenuto di frutta e conseguentemente il minor quantitativo di zucchero aggiunto. La percentuale di frutta deve essere, per legge, superiore al 65%.

Nel nostro shop potete trovare due interessanti linee di marmellate e confetture. La linea tradizionale ai gusti di Arancia, Pere, Visciole e la strepitosa Pere, Cacao e Menta e la linea 130% di frutta ai gusti di Limone, Arancia, Pesche, Albicocca, Fragole, Prugne, Ciliegie. La linea 130% è ottenuta con una speciale lavorazione della frutta presente in modo concentrato (130 gr di frutta usati per ogni 100 gr di prodotto) e tutto questo senza aggiunta di zuccheri, ma sfruttando lo zucchero naturale della polpa stessa.

Le trovate tutte on line sul nostro shop con una serie di abbinamenti e consigli di utilizzo. 


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