Marò. Altri tre mesi di profonda vergogna

Naturalmente non c’è fretta. E perché? Si tratta solo di due marò, mica di una popstar, di un illustre giornalista o meglio, di un capo di Stato. Soltanto due piccoli militari italiani che hanno fatto solo il loro dovere, servendo lo Stato. Che volete che siano undici mesi di custodia cautelare, per un reato che non esiste, o che se mai esistesse, rientrerebbe nella competenza delle autorità italiane?

Questo è il fatto. I giudici indiani se la stanno prendendo davvero molto comoda e hanno deciso di rinviare di altri tre mesi la decisione che dovrà definire il destino dei due militari italiani. Tre mesi sono niente, del resto. Per i due che vivono lontano dai loro affetti da un anno, però pesano come dei macigni. Soprattutto perché l’impegno del Governo italiano è stato e continua a essere all’acqua di rose. Ancora non si sono viste azioni diplomatiche eclatanti o comunque capaci di riportare l’India e il suo Stato federale (il Kerala) a più miti consigli. Altri Stati avrebbero attuato misure di reazione di ben altro tenore, rispetto alla solita lagna, significata con formale sdegno dal nostro corpo diplomatico.

Tuttavia c’è una novità. A quanto pare i due Marò hanno chiesto all’Alta Corte del Kerala di ottenere la possibilità di recarsi in Italia e passare il Natale con le rispettive famiglie. L’Alta Corte deciderà la settimana prossima, ma ho i miei forti dubbi che mai concederà ai due militari un viaggio in Italia. O se mai lo concederà, pretenderà delle chiare garanzie che i due ritorneranno in India. La cosa più umiliante che possa mai capitare sarebbe vedere i militari indiani che fanno i piantoni nelle case dei due Marò, qui nel nostro paese. Improbabile, ma vista la diplomazia del nostro paese, non così impossibile.

Una domanda oziosa mi sorge spontanea. Se mai Bersani dovesse vincere le prossime elezioni, quale credete potrà mai essere la linea di politica estera della sinistra in questo caso specifico? Se il buongiorno si vede dal mattino (la soddisfazione per il voto italiano a favore della Palestina di Hamas), non oso né voglio immaginarlo.

Fonte: Il Giornale

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