Di Gabriella Maddaloni. Massimiliano Latorre potrà rientrare in Italia, anche se solo per 4 mesi. Lo ha deciso oggi la Corte Suprema Indiana, accogliendo così la richiesta presentata dai legali del fuciliere a causa dell’ischemia che lo ha colpito il 31 agosto scorso.
La magistratura indiana ha deciso dopo aver ricevuto una garanzia scritta di rientro da parte del governo italiano, presentata dall’ambasciatore a New Delhi Daniele Mancini. Una simile garanzia scritta, “non ambigua e non equivoca”, è stata chiesta a Latorre dal tribunale indiano, che è stata presentata stesso oggi all’Ufficio del Registro della Corte.
Molto soddisfatto di questo risultato è l’avvocato di Latorre, Soli Sarabjee, sottolineando che entro stasera e domani dovrebbero essere sbrigate tutte le pratiche burocratiche per il rientro. Anche gli esponenti del governo italiano hanno accolto con giubilo la notizia del rimpatrio del fuciliere di Marina. Primo su tutti, il premier Matteo Renzi, che su Twitter scrive: “Collaborazione con la giustizia indiana e stima per il premier Modi e il suo governo. Lavoreremo insieme su tanti fronti”.
Gratitudine per la scelta dell’India viene anche da parte del ministero della Difesa Roberta Pinotti, che si era recata in Asia appena saputo del malore di Latorre: “Esprimo soddisfazione per questa decisione, in questo momento in via di definitiva formalizzazione da parte della Corte, che dimostra la sensibilità dei giudici indiani. Ora il nostro pensiero è per Girone (l’altro Marò attualmente trattenuto in India, ndr)”.
Infine, non poteva esimersi dall’esprimere la sua soddisfazione il ministro Esteri Federica Mogherini, che asserisce: “L’Italia apprezza molto la decisione dell’India per Latorre, ma al di là dalla soddisfazione per la decisione della Corte suprema, resta ferma la volontà e la determinazione del governo italiano a trovare in tempi rapidi una soluzione definitiva a questa controversia”.