La Corte Suprema di New Delhi ha accolto venerdì l’istanza di Latorre in cui chiedeva di poter rientrare in Italia dopo essere stato colto da un’ischemia il 31 agosto.
L’aereo di Stato Falcon su cui viaggiava il fuciliere del Reggimento San Marco è atterrato alla stazione elicotteri della Marina Militare, qualche minuto prima delle 17 di ieri. Oltre alla famiglia, ad accogliere Latorre c’era il Ministro della Difesa, Federica Pinotti, e il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi.
Il Ministro Pinotti ha commentato così le burrascose vicende che, negli ultimi due anni e mezzo, hanno riguardato Massimiliano Latorre, Salvatore Girone e i rapporti diplomatici tra Italia e India: “Siamo contenti che oggi Massimiliano sia tornato. Dal momento della sua malattia abbiamo lavorato perché questo avvenisse. Ma noi non dimentichiamo che dobbiamo risolvere complessivamente la questione dei nostri due fucilieri di marina”.
“Siamo sollevati per il rientro a casa di Massimiliano e speranzosi che il percorso terapeutico che ha intrapreso possa condurlo ad un pieno recupero”, ha dichiarato Paola Moschetti, la compagna di Latorre, sottolineando che “Massimiliano ritiene che sulla sua guarigione inciderà anche la rapida e definitiva soluzione della controversia con l’India, che possa finalmente restituire la serenità a lui e Salvatore Girone”. Ha poi aggiunto che “Massimiliano si è separato con disagio da Salvatore, verso il quale nutre intensi sentimenti di amicizia e colleganza che si sono rafforzati in questi due anni e mezzo: vi è stato costretto da ragioni mediche e avrà bisogno di riacquistare la tranquillità necessaria al suo ristabilimento”.
Anche il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, gioisce per il ritorno del fuciliere, auspicando però che la gioia possa presto essere completa: quando entrambi i marò saranno tornati a casa, e stavolta non per un’ischemia ma in maniera definitiva.