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Marocco: giro di vite sulle manifestazioni non autorizzate.

Creato il 24 maggio 2011 da Paolo

Marocco: giro di vite sulle manifestazioni non autorizzate.Le autorità marocchine si sono dichiarate “determinate”  a tenere testa ai movimenti dei contestatori islamici e di sinistra, indicando che non saranno messe in causa le riforme politiche annunciate recentemente. “Il Marocco non farà marcia indietro e proseguirà sulla via delle riforme annunciate dai più altri livelli dello Stato”, ha dichiarato il ministro marocchino delle Comunicazioni Khalid Naciri. Secondo il portaparola del governo, il Movimento 20 Febbraio, che reclama delle riforme democratiche in Marocco e una limitazione dei poteri del re Mohammed VI, è stato “fagocitato dagli islamisti e dal movimento dell’estrema sinistra”. La polizia marocchina ha disperso domenica scorsa centinaia di giovani del Movimento 20 Febbraio che chiedevano delle importanti riforme politiche in Marocco, manifestando in diverse città del reame senza pero’ essere in possesso delle dovute autorizzazioni. Decine di persone si sono scontrate con la polizia e si sono verificati diversi feriti da entrambi le parti, in particolare nella città di Tangeri. “Il programma degli islamisti e dei movimenti dell’estrema sinistra marocchina non hanno niente a che vedere con le riforme democratiche. Il governo marocchino non ha nulla contro questo movimento (20 Febbraio) ma estimiamo che i suoi membri sono manipolati dagli islamisti e dai comunisti”, ha aggiunto M. Naciri. Il ministro ha chiamato in causa alcune organizzazioni islamiche come “Giustizia e Benevolenza”, che utilizza le rivendicazioni democratiche per raggiungere i propri obiettivi. Secondo un alto responsabile del ministero degli Interni che ha richiesto l’anonimato, “sfortunamente Giustizia e Benevolenza utilizza questo spazio per provocare le autorità marocchine e cerca quotidianamente lo scontro fisico”. D’altro canto il porta-parola del Movimento 20 Febbraio, Fathallah Arsalane, ha dichiarato alla stampa che “lo Stato deve rispondere alle richieste politiche e sociali della società marocchina che sono radicate nel nostro movimento”.

Marocco: giro di vite sulle manifestazioni non autorizzate.


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