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Marocco: Scene (poco) ordinarie di una campagna elettorale!

Creato il 23 novembre 2011 da Paolo

Marocco: Scene (poco) ordinarie di una campagna elettorale!La campagna elettorale per le elezioni anticipate del 25 novembre 2011 ha visto un tasso di avvenimenti alquanto insoliti, oltre che medioevali, molto significativi ed eloquenti. Un attuale ministro, candidato alle elezioni a Meknés, si è presentato presso un santuario con la moglie, chiedendo la benedizione del marabout, dopo aver offerto cibarie e bevande a tutti i presenti, arrivati a frotte. Questo pare non sia considerato dalla legge come un atto di corruzione. A Marrakech, mitica città dei sette santi, si sono visti enormi ingorghi nei pressi dei mausolei della medina, visitati dai potenziali deputati, anche loro con furgoni carichi di materie primarie.  Nella regione del Sousse, una cantante amazigh, Tabaâmramt, che si presenta nella lista femminile del RNI, non ha esitato a prodursi sulla scena del meeting elettorale con un vero e proprio concerto improvvisato, creando un enorme folla di fans che la applaudiva; la sua notorietà sicuramente porterà la cantante in Parlamento.  In un altra circoscrizione, un candidato ha pensato bene di offrire agli abitanti di una zona rurale  alcune tonnellate di terra alfine di costruire una strada per porre rimedio al loro isolamento. Le autorità hanno chiuso tutti e due gli occhi in quanto soldi effettivi non ne sono circolati. Altri, gli sfidanti, approfittando della falla, hanno distribuito quintali di farina, olio di oliva e altre derrate alimentari. Una buona giornata per il villaggio! Atto più pruriginoso quello di un candidato che ha chiesto l’appoggio delle prostitute di una citta del nord, aiuto che consisteva nel convincere i clienti  a votare per lui, dietro compenso ovviamente alle signorine. Marocco paese islamico?  Un presidente in carica di un Comune, ha usato sistematicamente l’unica ambulanza della piccola città per i suoi spostamenti durante i comizi  per la sua eventuale rielezione. In un altra città, un candidato è stato accerchiato dalla folla che ha preteso una attestazione legalizzata delle sue promesse in campagna elettorale; erano tutti suoi dipendenti, essendo un impreditore del luogo, che volevano essere certi degli aumenti salariali promessi dal capo!   A Casablanca, un candidato indipendente  (il regolamento elettorale proibisce il passaggio sui media pubblici agli indipendenti), ha sfilato nelle vie della sua circoscrizione, con un enorme carcassa modellata come una postazione televisa. Sempre nella città bianca, un gruppo di giovani ha creato, per scherzo, un partito che ha come simbolo un asino e uno slogan che recita: “Votate per l’asino democratico”.  Questa campagna resterà ugualmente marcata da un numero impressionante di atti violenti, verbali e fisici; aggressioni all’arma bianca da parte di bande pagate dagli avversari e una lista interminabile di denunce davanti ai tribunali e le commissioni elettorali  per svariati motivi. Soltanto l’utilizzo dei soldi per l’acquisto dei voti sembra essere scomparso (ma sarà cosi’?). Bisogna precisare che da quest’anno seri  controlli sono stati seriamente approntati e rinforzati grazie ad un dispositivo dissuasivo che ha dimostrato la sua efficacia.

Marocco: Scene (poco) ordinarie di una campagna elettorale!

 

Credits: Actu-Maroc- Jalil Nouri

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