30 maggio 2014 – Su invito del Presidente Mohamed Moncef Marzouki, il Re del Marocco Mohammed VI visita Tunisia dal 30 maggio al 1 giugno, si tratta della sua terza visita e la prima dopo la rivoluzione tunisina: sono previsti colloqui ufficiali, una cerimonia di firma di convenzioni bilaterali che interessano i settori pubblico e privato e un discorso del Re nell’Assemblea nazionale costituente. Le relazioni fra le due paesi sono strategiche e ottime e i loro legami continuano a consolidarsi, grazie alla loro volontà e l’impegno comuni.
Grazie ai defunti Re Mohammed V e il Presidente Habib Bourguiba che i due paesi hanno stabilito relazioni diplomatiche dall’alba dell’indipendenza dal colonialismo francese, nel 1956, firmando un accordo di fraternità e di solidarietà nel 1957. Nel 1980 sono stati firmati 160 convenzioni di cooperazione multisettoriale e 1999 ha vissuto l’istituzione della Grande Commissione di cooperazione bilaterale e la Zona di Libero Scambio Rabat – Tunisi.
Nel 14 gennaio 2011 il Marocco è stato il primo paese ad esprimere la sua forte e sincera solidarietà al popolo tunisino, affermando che la stabilità della Tunisia “costituisce un fattore essenziale e primordiale della stabilità e della pace regionale, sopratutto nel Maghreb Arabo”. In questo senso il Re Mohammed VI aveva dato la via libera ad uno ospedale di campagna a Ras Jdir nelle frontiere tunisine libiche per sostenere l’accoglienza e l’assistenza tunisine per i rifugiati libici e stranieri. Il Marocco ha, inoltre, messo a disposizione della Tunisia la sua esperienza nella giustizia transitoria dell’Istanza Equità e Riconciliazione e del Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo, per sostenere la transizione democratica post rivoluzione. Tale sostegno è stato messo in risalto dal ministro degli Esteri tunisino, Hamdi Mounji davanti all’Assemblea Nazionale Costituente. Alle festività della proclamazione della nuova Costituzione tunisina ha partecipato il Principe Moulay Rachid, in rappresentanza del Re. A questa occasione, il primo ministro tunisino Mehdi Jomoa aveva comunicato che “la presenza del Principe denota una prova chiara che gode Tunisia in Marocco”. D’altra parte, la volontà politica espressa dai due paesi è stata sostenuta e confermata con la visita in Marocco del presidente tunisino Moncef Marzouki, e ha avuto un impatto positivo sui risultati della Alta Commissione mista di cooperazione bilaterale nella sua 17a sessione tenuta nel giugno 2012 a Rabat. La convergenza tra il Marocco e la Tunisia su diversi temi riguardanti il Maghreb, il Mediterraneo ed il mondo è emanata da una coscienza comune e condivisa per il progresso e la prosperità, e per affrontare le sfide della globalizzazione.
Se le relazioni bilaterali sono costanti sul fronte politico, la cooperazione economica e commerciale rimane, tuttavia, sotto le aspettative e le potenzialità dei due paesi. In questo quadro, il Ministro marocchino degli Affari Esteri e della cooperazione, Salaheddine Mezouar, ha espresso la volontà del Marocco di non risparmiare alcun sforzo per raggiungere un partenariato strategico multidimensionale attraverso la diversificazione dei settori di cooperazione economica e di amplificare gli scambi commerciali tra Rabat e Tunisi, rivolgendo agli imprenditori marocchini e tunisini per alzare il livello delle relazioni economiche a quelle politiche strategiche.
Nell’ambito alla lotta a tutte le forme dell’integralismo il Marocco messo a disposizione della Tunisia, oltre ad altri paesi africani, la formazione degli Imam e dei predicatori tunisini e l’esperienza marocchina per salvaguardare i valori della moderazione e la tolleranza dell’Islam.
Infine, l’attuale visita del Sovrano costituisce una opportunità idonea per esplorare nuove prospettive di cooperazione bilaterale attraverso l’esame dei mezzi efficienti per allargare, diversificare e promuovere il suo campo d’azione.
Yassine Belkassem