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ISIS, Terrorismo Moderno: Ora Tocca ai Media

Creato il 09 aprile 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

L’ISIS Oscura TV5Monde in Francia

Ieri, l’ISIS ha mostrato un’ ulteriore faccia, forse più preoccupante delle altre. Ha mostrato di non essere un comune gruppo terroristico, ma un’organizzazione all’avanguardia in grado di maneggiare la penna quanto la spada, a suo modo. L’ha fatto con un cyber attacco rivolto ai al TV5Monde, noto canale francese, oscurandone la trasmissione e prendendo il controllo della sua pagina Facebook. Fin qui, si direbbe tutto normale, o quasi, considerando che eventi simili erano accaduti all’International Business Times, il Newsweek, e vari account di Twitter e YouTube appartenenti allo United States Central Command (CentCom). I fatti più preoccupanti si riscontrano non solo nell’insolita riuscita e portata dell’attacco, ma sopratutto nei contenuti.

La Jihad dell’ISIS Dentro Casa: L’Esportazione del Terrore

Le prime affermazioni scritte in Inglese, Francese e Arabo, seppur grottesche e in pieno stile del noto gruppo jihadista, accusano il Presidente Hollande d’aver commesso “un imperdonabile errore nell’immischiarsi in una guerra futile”.

“Il CyberCaliffato continua la sua CyberJihad contro i nemici dello Stato Islamico” ed “è per questo che i Francesi hanno ricevuto i regali di Charlie Hebdo e l’Hyper Cacher a gennaio”, sostituendo il banner con uno slogan “Je suis IS”.

Più avanti, però, le cose si fanno inquietanti. Cominciano ad apparire dati personali dei parenti dei soldati francesi impegnati nelle operazioni anti-ISIS in Iraq e Siria, (ricordiamo che la Francia fa parte della coalizione con a capo gli Stati Uniti,che eseguono raid aerei strategici in quelle zone) come carte d’identità e Curriculum Vitae, accompagnati dalla frase “Soldati della Francia, state lontani dallo Stato Islamico! Avete la possibilità di salvare le vostre famiglie, approfittatene”. Naturalmente, questa “minaccia ben informata” fa paura: dove e come hanno ottenuto questi documenti? In che modo sono riusciti a scoprire le identità dei soldati, per poi risalire addirittura ai familiari? Se è vero che nel mondo dell’informatica niente è al sicuro, e anche vero che queste informazioni dovrebbero essere protette da sistemi sicuri. Il fatto che non si possano più considerare tali è preoccupante e chissà nel frattempo quali altri dati sensibili sono stati sottratti. I soldati francesi, saranno ancora in grado di sentirsi al sicuro? Di certo, lo Stato Islamico ancora una volta ha colpito nel segno, attaccando e sfaldando il morale e la sicurezza del proprio nemico, strategia, oggettivamente, piuttosto efficace ed interessante. Da notare che dei 3,000 combattenti stranieri tra le file del califfato, si stima, la metà circa siano francesi.

Intanto, il governo francese risponde attraverso il Primo Ministro Valls, il quale definisce l’atto “un inaccettabile attacco alla libertà d’informazione ed espressione”, esprimendo “totale solidarietà allo staff editoriale”. Dopodiché,  in segno di sostegno, il Ministro dell’Interno Cazaneuve, la Ministra alla Cultura Aurélie Filippetti e il Ministro degli Esteri e lo Sviluppo Larent Fabius hanno fatto visita agli uffici del canale TV5Monde.

L’Occidente, Che Fare?

Tuttavia, come ci ha di nuovo dimostrato, l’ISIS è un avversario temibile, in grado di muoversi in più terreni e su più fronti, apparentemente instancabile. Al contrario delle organizzazioni terroristiche tradizionali, ad esempio Al-Qaeda, si comporta come uno Stato, definendosi tale,  con una sua direzione, con i suoi mezzi di comunicazione e d’informazione,  con una sua propaganda, con i suoi metodi di reclutamento e d’indottrinamento, un sorta di leva se vogliamo, nonché con le sue proprie fonti finanziarie. E’ proprio per questo che le condanne sbandierate dai leader europei di sicuro non basteranno a fermarli, così come non lo saranno gli interventi aerei i quali, da soli, possono poco per quanto coalizzati. Finché l’Europa e l’intero occidente non definiranno una strategia concreta e con forze multilaterali di terra in sostegno di chi li combatte tutti i giorni, difficilmente lo Stato Islamico potrà essere fermato.  Se Stato vuole chiamarsi e come tale si comporta, come uno Stato dovrà essere combattuto. E’ lì, forse, il problema: l’Occidente deve ancora decidere se la guerra, ma quella vera, è disposta ad affrontarla. Di certo, ora come ora, con un piede dentro e ed uno fuori, non fa altro che mostrarsi in una posizione di debolezza. L’unica alternativa ad un intervento armato dichiarato sarebbe quello di dare un vero sostegno militare e finanziario ai combattenti curdi, i quali più di una volta si sono dichiarati disposti a combattere in prima linea. Ma quella dei curdi, purtroppo, é una storia per un altro giorno.

Tags:#tv5monde,isis,media,Monde,oscurato,terrorismo moderno,TV5 Next post

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