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Marocco: va dove ti porta il fondamentalismo…

Creato il 08 marzo 2012 da Paolo

Marocco: va dove ti porta il fondamentalismo…In meno di tre mesi, alcuni segni molto reali e preoccupanti sono emersi per provare che la società marocchina è oramai fortemente  toccata da segnali esterni di un conservativismo retrogrado e dominante. Si nota, dopo l’arrivo del PJD al governo, diverse manifestazioni, dirette o indirette, di questo “revival” reazionario che inizia ad inquietare seriamente tutti i democratici, gli spiriti liberi, i progressisti (i veri, non quelli del PPS).  Enumeriamoli quindi, questi segnali, per riflettere sui discorsi in corso, dalla sera del 25 novembre 2011, quando il PJD entra nella scena politica del paese, “con moderazione e tolleranza”, come dichiararono i dirigenti islamici del partito vincitore delle elezioni. Il primo segno incontestabile è il ritorno incredibile, inaccettabile, della nomina unica di una donna nell’equipe ministeriale di Abdelilah Benkirane. In questo “dream team” costituito attorno al leader del PJD, una sola donna quindi, velata ovviamente. Ai suoi lati, un ministro della Giustizia e delle Libertà (suona sarcastico!),  dotato di due mogli! M. Mustapha Ramid, membro del governo e quindi rappresentante di questa minoranza infima di marocchini che hanno uno status coniugale particolare e obiettivamente, antagonista sugli ideali della Donna marocchina del XXI° secolo.  Il secondo segno di questo sguardo conservatore e arrivato dall’affare di Kénitra dove un ristoratore, che aveva ottenuto legalmente  la licenza per somministrare alcolici, è stato minacciato con diverse “manifestazioni spontanee” da parte di alcune organizzazioni della “società civile”, decise a bandire la consumazione di alcol nella pia città di M. Rebbah, ministro dei Trasporti. Terzo segnale, l’incredibile discorso demagogico, populista e non veritiero di M. Lahbib Choubani, ministro delle Relazioni con il Parlamento, sul prestigioso Festival Mawazin di Rabat, Festival che riunisce ogni anno centinaia di migliaia di marocchini, giovani e meno giovani.  Quarto segno, più che inquietante, la polemica che oppone il ministro della Salute, El Quardi, PPS, al suo omologo della Famiglia, Sign.a Hakkaoui, sulla necessità di prevedere dei casi legali di interruzione di gravidanza, esclusivamente in caso di stupro o di relazioni incestuose forzate! E, last but not least, l’enorme pressione per l’accettazione del velo in alcune funzione “visibili”; alla televisione, alla RAM (compagnia aerea nazionale), nei front office delle banche, ecc… Una pressione vista positivamente anche dal giornalista Karim Boukhari (Nayda) che in un recente editoriale consigliava di accettare l’ineluttabile! Quindi, il Marocco sta cambiando dopo l’ingresso del nuovo governo Benkirane? Si, senza dubbio, e a tutti i marocchini democratici e liberali il compito di sorvegliare, con diligenza e attenzione, che questi segnali visibili di un political correct retrogrado e conservatore non vadano più avanti, sarebbe intollerabile per un paese che a grandi passi e con enormi sfide, cerca un ruolo attivo e moderno nel mondo.

Credits: La Nouvelle Tribune – Fahd Yata

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