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Marotta: “Beckenbauer rispetti Gigi Buffon”

Creato il 04 aprile 2013 da Mbrignolo

TURIN, ITALY - SEPTEMBER 16:  Juventus FC general manager Beppe Marotta looks on prior to the UEFA Europa League group A match Juventus FC and KKS Lech Poznan at Olimpico Stadium on September 16, 2010 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)NOTIZIE (Roma). Non ci sta Beppe Marotta. Non ci sta a vedere Gigi Buffon, simbolo della Juventus e del calcio italiano, bollato come un vecchietto prossimo ad andare a portare il cane al parco a fare le sue cose. “Pensionato” – era stato il commento di Franz Beckenbauer, il monumento della storia del calcio tedesco, dopo l’incidente nel gol dell’1-0 del portiere toscano nel match di Coppa contro il Bayern Monaco. Ma per Marotta non importa: il portierone bianconero va rispettato. Anche se sei “Kaiser Franz”.

“Certe esternazioni fatte da un’icona come può essere Beckenbauer fanno male”. Questa la risposta del direttore generale della Juventus Giuseppe Marotta a margine della presentazione di “Report Calcio”, analisi economica sul mondo del calcio svelata dalla Figc oggi a Roma. Frasi che per Marotta “fanno male” perché, ha sottolineato a margine della presentazione del ReportCalcio a Roma, “vanno a toccare un’altra icona che si chiama Buffon, a cui va il grande riconoscimento non solo dei tifosi juventini ma credo di tutti i tifosi nazionali, ai quali ha regalato con le sue prestazioni grandi soddisfazioni. In più, è un uomo speciale, un grande professionista pieno di umanità e preso da esempio dai nostri giovani, e come tale va rispettato. Lo spread calcistico è più alto – ha concluso Marotta, riferendosi alla differenze viste in campo tra Bayern e Juve – perchè purtroppo è più alto anche quello dell’Italia”.

Il dirigente bianconero ha poi commentato anche le esternazioni di Conte sui top player: “Il rammarico per la sconfitta c’é ma la Champions è un torneo, non un campionato, e in 180 minuti possono esserci episodi che possono influire positivamente o negativamente. Riguardo ai top player purtroppo questo discorso non vale solo per la Juventus ma per tutto il calcio italiano. Prima i grandi campioni venivano in Italia, ora vanno all’estero. E’ un problema del modello italiano, è evidente che abbiamo un gap economico da colmare e questo si ripercuote sulla mancanza di investimenti. Oggi le squadre italiane non possono permettersi di ingaggiare giocatori dai costi elevati, quindi bisogna fare di necessità virtù e ragionare sullo sviluppo del settore giovanile, cosa che noi abbiamo cominciato a fare ma i risultati si vedranno più avanti”. Il bilancio dei bianconeri tuttavia é positivo, si dice convinto Marotta: “La Juve ha iniziato un nuovo ciclo non più di trenta mesi fa, un cammino che ci ha portato nel giro di poco tempo ad essere la società più titolata in Italia delle ultime due stagioni. Siamo la squadra che quest’anno ha raggiunto l’apice della competitività sportiva raggiungendo i quarti di Champions, questo è motivo di grandissimo orgoglio. ll Bayern è assolutamente un esempio, perché ha un management consolidato nel tempo e questo dà garanzie sulla creazione di un modello di squadra vincente. Rispecchia un modello nazionale. E’ il calcio tedesco che deve essere sicuramente preso d’esempio”.

 


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