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La moschea di Koutoubia, come d'altra parte tutte le moschee del Marocco, non è visitabile dai non musulmani in seguito all'ordine del generale Lyautey (non è che io sia così colta, l'ho semplicemente letto sulla guida) allo scopo di preservarle dalle orde di turisti, per cui ci siamo dovuti limitare ad ammirarla dall'esterno.
Quando gli Almoravidi nel X secolo fondano la città, costruiscono anche una moschea che gli Almohadi, subentrati al potere nel 1147, si affrettano a radere al suolo. La giustificazione è che si tratta di una costruzione impura perchè orientata nel modo sbagliato: il muro davanti a cui i fedeli si inginocchiano a pregare non è stato impostato perpendicolarmente alla Mecca! Invece di limitarsi a girare i tappeti e inginocchiarsi nella posizione giusta, gli Almohadi prendono il toro per le corna e costruiscono un secondo edificio ancora più grande del precedente, del quale infatti ora restano soltanto le rovine. Il nuovo edificio viene portato a termine sotto il regno di Yakoub el-Mansour, e deve il suo nome, Koutoubia, ai koutoubiyin, i librai che vendevano libri sacri agli studenti delle scuole coraniche e che avevano bottega nei pressi.
Il minareto, una massiccia torre quadrata di tredici metri di lato, è alto sessantanove metri
ed è l'edificio più alto di Marrakech, lo si vede praticamente da tutti i punti della città
anche perché, per regolamento edilizio, nessuna nuova costruzione può superarne l'altezza
La leggenda narra che le quattro sfere che lo sovrastano siano fatte d'oro e siano state forgiate con i gioielli che Zineb, sultana macchiatasi della colpa gravissima di non aver rispettato il Ramadan, avrebbe donato per farsi perdonare. In realtà le sfere sono molto più banalmente fatte di rame, ma in fondo far finta di credere ad una leggenda non fa' male a nessuno. L'inquietante trespolo che somiglia in maniera sinistra ad una forca ha invece la funzione di indicare ai fedeli la giusta direzione verso la quale devono inginocchiarsi per pregare guardando la Mecca. Scanso quivoci.
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