o scorso 30 Dicembre si è svolto il primo round di selezioni, che ha ridotto il numero degli aspiranti a 1.058 (586 uomini e 472 donne), tra cui C'erano anche cinquanta italiani tra gli oltre 200mila candidati a partecipare al primo viaggio tripulato su Marte, previsto per il 2022. L 11 italiani , che proseguiranno con la seconda fase.
La maggiorparte dei candidati selezionati sono statunitensi, seguiti da canadesi, russi, indiani, australiani, spagnoli, inglesi e cinesi.
Tra gli undici compatrioti finora selezionati, il 24enne triestino Pietro Aliprandiè stato intervistato dalla trasmissione Voyager (questo il suo sito web: Pietro 4 Mars) el'ingegnere aerospaziale Giacinto De Taranto, attualmente residente negli Stati Uniti per lavoro.
Ogni candidato è stato selezionato in base alla propria " adattabilità, curiosità, capacità di fidarsi e creatività". Online sul sito Mars One, sono ancora visibili i video di presentazione di ogni candidato ( clicca qua per veder quelli degli italiani).
Progetto guidato dal ricercatore olandese Bas Lansdorp, Mars One è stato concepito nel 2010, con l'obiettivo di stabilire una colonia permanente su Marte. Secondo il planning di Lansdorp, nel 2014 verrà prodotto il primo satellite per le telecomunicazioni da inviare nell'orbita di Marte, nel 2016 si invieranno circa 2 tonnellate e mezzo di rifornimenti, nel 2018 il primo veicolo esplorativo senza equipaggio, che dovrà determinare la migliore posizione dove insediare la colonia sul pianeta rosso, nel 2022 il primo gruppo di persone, che arriveranno a destinazione un anno dopo, infine, nel 2025 un secondo gruppo di astronauti ed uno nuovo ogni due anni, fino a completare la prima colonia marziana per un totale di 40 ex-terrestri.
Il progetto, sostenuto anche dal fisico Premio Nobel Gerard 't Hooft, sembra incredibile ma la mole di persone e soldi che si stanno muovendo dimostrano che c'è la convinzione, per lo meno per Lansdrop e soci, di poter davvero inviare persone su Marte e farle vivere sul piantea rosso per sempre. Perché, un particolare da non tralasciare, il viaggio sarà di sola andata! " i costi della missione saranno minimizzati grazie alla formula del viaggio di sola andata - ha sottolineato il patron di Mars One - permettere agli astronauti di ritornare da Marte richiederebbe maggiori tempistiche e risorse economiche ".Il gruppo di olandesi a capo di Mars One ha bisogno di soldi, molti soldi, per riuscire a realizzare almeno la prima parte di questo progetto-sogno: i costi per mandare i primi quattro astronauti su Marte si aggirano intorno ai 5 miliardi di Euro. " Abbiamo bisogno di sponsor ed investori - ha dichiarato Lansdrop - abbiamo pensato al processo di selezioni di candidati come ad un reality show, faremo scegliere gli astronauti dal pubblico e creeremo uno spettacolo mediatico [...] i partecipanti selezionati diventeranno delle celebrità ".
Lo scorso 10 Dicembre la Mars One ha lanciato la propria campagna di finanziamento, volta a raccogliere i fondi per la prima missione del 2018 ( questo il link se volete contribuire; ci trovate anche, immancabile, un po' di merchandising).
Lansdrop ha annunciato che Mars One vanta già i primi accordi con il gigante dell'industria aerospaziale Lockheed Martin e l'azienda leader nella tecnologia satellitare Surrey Satellite Technology.
Norbert Kraft, ufficiale medico della Mars One, galardonato nel 2013 con il NASA Group Achievement Award, ha detto: " le prossime fasi della selezione del 2014 e 2015 includeranno rigorose simulazioni, che metteranno alla prova le capacità fisiche e psichiche dei nostri candidati. Vogliamo capire che cosa veramente li ha motivati a candidarsi e partecipare in prima persona alla realizzazione di questo grande passo per l'umanità. Questa è la parte più eccitante di Mars One, i candidate e le comunità di cui fanno parte ".
È sicuramente un gran progetto quello di andare su Marte ma pubblicità, marketing, reality show... insomma Mars One non mi convince. Selezionare persone come topi
da laboratorio ed addestrarle per abbandornare definitivamente il proprio pianeta ed andare a vivere su Marte... per fare cosa poi? Stiamo preparando la colonizzazione del pianeta rosso per avere un posto dove scappare quando un meteorite si schianterà contro il nostro bel pianeta azzurro? Perché dev'essere questo il motivo principale, non ditemi che la Terra ha forse qualcosa da invidiare a Marte o ad uno qualsiasi dei pianeti che conosciamo.Inoltre, penso che i problemi siano ancora così tanti sulla Terra, che Marte è ancora un obiettivo troppo grande per noi e sarebbe più nobile dedicarsi a risolvere i grandi problemi del nostro pianeta, prima di andare a fare gli astronauti amateur. Insomma, stiamo ancora a farci la guerra uno con l'atro per le religioni, la politica ed i soldi, siamo ancora così accecati dal dominio ed il potere, ancora così adolescentemente egoisti e menefreghisti che, anche se il progetto Mars One si realizzerà, sarebbe meglio che re-imparassimo a vivere, prima di esportare su un altro pianeta la nostra stupidità, la nostra incoscienza ed inesperienza, la nostra rabbia ed il nostro egocentrismo e non rischiare, così, di rovinare un altro pianeta del sistema solare.
Matteo VitielloLeggi anche: