Sono stati arrestati dai Carabinieri e dalla Polizia i due uomini che domenica hanno dato vita ad un rocambolesco incidente nel centro di Marsala, in via Mazara. Sono MUHAREM Seat e JEVTIC Sàsa, rispettivamente di 28 e 32 anni, in trasferta dalla Campania dove risiedono. I due, pregiudicati slavi, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale.
Nel dettaglio, nel corso della mattina di domenica 4 agosto a mezzo dell’utenza di Pronto Intervento - 112, giungeva una chiamata nel corso della quale un cittadino segnalava di aver notato uno strano atteggiamento di quattro giovani che si aggiravano in località Strasatti con fare molto sospetto, a bordo di un’AUDI A4 SW, della quale comunicava soltanto la targa parziale, aggiungendo che vedeva che uno dei soggetti scendeva dall’auto bussando ai campanelli delle porte delle abitazioni e che, quando riceveva risposta, si allontanava a bordo del veicolo dopo aver parlato con i suoi compagni. Appresa la notizia, veniva allertata immediatamente una gazzella della Radiomobile di Marsala nonché - nell’ambito di una sinergica collaborazione ed un efficace coordinamento nel controllo del territorio tra le forze di polizia - la volante della Polizia fornendo le informazioni acquisite al fine di poter giungere al rintraccio del mezzo ed all’identificazione degli occupanti.
Trascorsi appena dieci minuti dall’acquisizione della richiesta di intervento, la pattuglia dei militari dell’Arma, nel transitare in via Mazara all’altezza della Contrada Casabianca, ha incrociato - in direzione opposta - un’autovettura che, per modello e colore, era simile a quella segnalata. Nel verificare che la targa corrispondeva in parte a quella segnaalata dall’operatore della Centrale Operativa, i Carabinieri si accorgevano che le quattro persone a bordo del mezzo, sentendosi osservate, iniziavano ad aumentare la velocità. I militari dell’Arma a quel punto hanno invertito il senso di marcia e, tallonando il mezzo, con la paletta in dotazione hanno cercato in un primo momento di fermare l’auto. Questa però anziché rallentare aumentava decisamente la velocità. A quel punto è scattato l’inseguimento con i carabinieri che a sirene spiegate hanno cercato di bloccare il veicolo, senza sortire nemmeno in questo caso l’esito sperato: anzi gli occupanti dell’AUDI, noncuranti di tutti gli alt intimati, al fine di sottrarsi ai controlli, prima tamponavano una FIAT PANDA con a bordo due persone, che all’esito dell’impatto riportavano solo lievi contusioni, e poi, proseguendo la corsa a folle velocità in direzione di Piazza Caprera ed evitando - grazie soltanto al pronto istinto dell’autista - un’ulteriore collisione frontale con la volante del locale Commissariato di Polizia che nel frattempo era già stata avvertita dell’individuazione del mezzo e si stava portando sul posto a dare manforte alla gazzella dell’Arma. Arrivati all’altezza del semaforo posto all’incrocio tra la via Mazara e la Via Lipari, a causa di un pneumatico forato per il precedente scontro, nell’effettuare la svolta a sinistra per il Lungomare, l’auto con i due si schiantavano, a velocità sostenuta, contro lo spigolo del muro di una abitazione. A questo punto, tutti e 4 i passeggeri dell’autovettura velocemente scendevano dal mezzo e a piedi, correndo, si dividevano. Grazie, però, alla reattività ed alla prontezza degli equipaggi, mentre due soggetti si davano alla fuga facendo perdere le proprie tracce, MUHAREM veniva subito raggiunto dai militari dell’Arma e, dopo non poche difficoltà, tenuto conto della resistenza che poneva in essere per non essere bloccato, veniva fermato ed ammanettato. Contestualmente gli agenti di Polizia hanno cominciato l’inseguimento di un altro dei malviventi che si stava dirigendo verso Piazza Caprera. JEVTIC è stato bloccato nel mentre si nascondeva dietro alcune macchine parcheggiate all’altezza del distributore di benzina AGIP. Anche questi, dopo non poche difficoltà, è stato ammanettato ed accompagnato assieme al complice presso gli uffici di Villa Araba per gli accertamenti e le incombenze del caso. Nella circostanza, è stata eseguita un’accurata perquisizione sia sugli stessi che sul mezzo che consentiva di rinvenire attrezzi da scasso, guanti e diversi monili in oro, verosimilmente di illecita provenienza, sottoposti a sequestro e per il cui possesso i due pregiudicati sono stati inoltre deferiti in stato di libertà per ricettazione.
Espletate le formalità di rito, i due arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Marsala in attesa della convalida dell’arresto con rito direttissimo celebrata ieri dall’Autorità giudiziaria lilybetana, che ha confermato l’operato di poliziotti e Carabinieri, applicando inoltre a MUHAREM e JEVTIC la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza.