La sconfitta contro il Psg aveva riempito di nubi il cielo sopra Marsiglia, dopo un inizio di campionato a dir poco esaltante. In molti aspettavano l’OM alla prova della verità per capire se potesse ambire al ruolo di anti-Psg, chi voleva una prova di carattere questa sera è stato sicuramente accontentato. Il Marsiglia non avrà la ricchezza di campioni che può vantare lo squadrone capitolino ma il fuoriclasse ce l’ha in panchina. Pardon, sulla ghiacciaia. Il Loco, appostato anche stasera sul contenitore del bibite con caffè d’ordinanza in mano, ha guidato ai suoi a una vittoria difficile – e per questo ancor più importante – contro il Bordeaux. Al Velodrome ci si diverte, non mancheranno i gol, ma lo spettacolo comincia prima del calcio d’inizio. Bellissima la coreografia del pubblico di casa, non è una novità da queste parti ma è comunque una gioia per gli occhi.
Match che parte forte, Mandanda sporca subito i guanti per bloccare in due tempi il tentativo di Toure. Willy Sagnol, finito della bufera per la sua frase su giocatori africani (a suo dire “poco intelligenti”), ha preparato bene la gara, Girondini che attaccano con continuità, per poco l’azione sull’asse Khazri-Plasil non mette Toure nelle condizioni di segnare. Il Marsiglia tira un sospiro di sollievo e inizia a creare pericoli dalle parti di Carrasso, il lob di Payet si perde a lato di un soffio. Marsiglia che ora spinge, al minuto 34 Gignac sbaglia un’occasione ottima al’altezza del dischetto. Il primo tempo non offre gol ma – come detto – c’è da divertirsi. Ultimo brivido per Mandanda prima della sosta, il portiere dell’OM ringrazia il cielo vedendo il tiro di Khazri uscire dallo specchio.
Nella ripresa ci si diverte ancora di più, Marsiglia che ci prova con Aloé e Lamina in rapida successione ma a riuscirci sono gli ospiti. Toure, un po’ a sorpresa, porta avanti i suoi al minuto 55 con una rasoiata di piatto dopo il suggerimento preciso di Maurice Belay. Eccola la prova del nove, Marsiglia di che pasta sei fatto? La risposta arriva dopo appena cinque minuti, Lamina di testa traduce in gol il traversone di Payet e da ora in avanti è battaglia. Lotta serrata su ogni pallone. Gignac ha avuto problemi in settimana, da una parte i guai alla caviglia e dall’altra il caso esploso intorno al suo nome. Ricordiamo infatti che il presidente marsigliese Labrune è finito in stato di fermo proprio per l’acquisto dell’attaccante nel 2010 (clicca QUI per saperne di più). André-Pierre non è nella sua serata migliore, non pochi gli errori, ma quando hai bisogno del gol pesante sai sempre dove trovarlo.
Mancano cinque minuti allo scadere, il momento è rovente, Gignac non si squaglia e, quando un pallone partito dalla bandierina passa dalle sue parti, la torsione è perfetta. Due a uno per il Marsiglia, il Velodrome è in delirio. L’OM è tornato davanti al Psg in classifica, c’è aria di festa e anche Batshuayi si unisce al party piazzando nel sacco il tris allo scadere (clicca QUI per gli highlights). Questo Marsiglia fa sul serio e non mollerà, non lo ha fatto stasera e non ci sono al momento ragioni per immaginare che lo faccia in futuro. Caro Psg, quest’anno è un’altra storia. Ora facci vedere tu di che pasta sei fatto.
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