Un photo shoot davvero speciale quello che ci ha regalato la sonda indiana Mars Orbiter Mission (MOM), lanciata alla volta del pianeta Marte il 5 novembre 2013 con il vettore Polar Satellite Launch Vehicle (PSLV) dal Satish Dhawan Space Centre della Indian Space Research Organisation (ISRO). Il satellite (il primo costruito dagli ingegneri indiani ad essersi avventurato nello spazio profondo e a volare attorno al Pianeta rosso) è arrivato a destinazione il 22 settembre 2014 (dopo un viaggio di 10 mesi) e da allora ha cominciato a raccogliere dati e a scattare immagini mozzafiato da un punto di vista privilegiato.
Protagoniste delle fotografie scattate dalla Mars Color Camera sono alcune zone di Marte, come Hesperia Planum (una vasta piana di natura vulcanica), Valles Marineris (una regione grande come gli Stati Uniti e chiamata spesso il Grand Canyon di Marte), il cratere Comas Sola, i crateri Pital e Kinkora, nonché fenomeni come le tempeste di polvere sulla superficie.
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- Il cratere da impatto Pital, nella regione Ophir Planum, fotografato dalla Mars Color Camera il 23 aprile 2015 da 808 km. Crediti: ISRO
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- Parte della regione di Hesperia Planum, ripresa il 31 gennaio 2015 ad una risoluzione spaziale di 58m da un’altitudine di 1132 km. Nell’immagine si vedono chiaramente creste rugose e crateri più piccoli. Crediti: ISRO
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- Immagine scattata dalla Mars Colour Camera (MCC) montata sulla sonda MOM. Crediti: ISRO
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- Nella foto si vede il vulcano Tyrrhenus Mons nella regione Hesperia Planum. Immagine scattata a colori con la MCC il 25 febbraio 2015 ad una risoluzione spaziale di 166m da un’altitudine di 3.192 chilometri. Crediti: ISRO
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- MOM ha ripreso anche delle tempeste di polvere su Marte. Crediti: ISRO
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- L’area attorno al cratere Comas Sola. Crediti: ISRO
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- L’area Eos Chaos, parte del canyon gigante Valles Marineris. Crediti: ISRO
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- I venti su Marte. Nello specifico qui si vede il cratere Kinkora. Crediti: ISRO
L’obiettivo della sonda MOM è quello di studiare l’atmosfera di Marte, oltre alla superficie, alla morfologia e ai minerali presenti. A bordo porta una suite di 5 strumenti scientifici (dal peso totale di 15 chili) che cercano anche metano e segni di attività biologica.
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- Profilo di Marte con la Mars Color Camera da un’altitudine di 8449 km. Crediti: ISRO
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- Phobos, uno dei due satelliti naturali di Marte. Crediti: ISRO
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- Il vulcano Arsia Mons. Crediti: ISRO
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- Vista 3D di Arsia Mons, un enorme vulcano su Marte. Crediti: ISRO
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- Vista 3D della regione Valles Marineris. Crediti: ISRO
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- La parte centrale della regione Valles Marineris. Immagine scattata il 28 gennaio 2015. Credti: ISRO
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- La regione Valles Marineris. Immagine scattata il 5 dicembre 2014. Crediti: ISRO
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- Uno dei crateri da impatto su Marte. Crediti: ISRO
La missione da 73 milioni di dollari dovrebbe durare almeno sei mesi. Grazie alla MOM, l’India è divenuta il quarto membro del ristretto club di nazioni che hanno inviato con successo sonde spaziali su Marte, dopo l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti, e l’Agenzia spaziale europea (ESA).
Dall’8 al 25 giugno le comunicazioni con la sonda verranno interrotte visto che Marte si posizionerà dietro il Sole per la maggior parte di questo mese. Le operazioni scientifiche riprenderanno a luglio. Una curiosità: MOM impiega 72 ore (3 giorni terrestri) per completare un’orbita attorno a Marte.
Per saperne di più:
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- Gli articoli pubblicati su Media INAF sulla missione MOM
Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni