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Martin Sorrell – WPP: nel 2018 ricavi tra il 40% e il 45% nel digital advertising

Creato il 30 agosto 2013 da Franzrusso @franzrusso

Il Digital Advertising nel 2018 raggiungerà ricavi tra il 40% e il 45%. A sostenerlo è Sir Martin Sorrell, CEO del Gruppo WPP a cui fanno capo Hill & Knowlton, TNS, Burson-Masteller, Ogilvy Group, per citarne alcune. Sorrell sostiene anche che da questo punto di vista il settore è in netta crescita nei paesi emergenti

Come avevamo già registrato all’inizio dell’estate con il post “In crescita nel 2013 l’advertising sui media digitali e social media“, il trend del DIgital Advertising è in netto aumento rispetto agli altri anni, nonostante le crisi infatti il settore resta in crescita a livello internazionale. C’è da chiedersi perché in Italia si continui ad affidare la propria presenza online ad un certo pressapochismo e perché gli strumenti digitali debbano ancora essere visti con scetticismo o timore, soprattutto alla luce di taluni articoli da ombrellone che non hanno fatto altro che sbandierare le dipendenze da smartphone o da social network in questi mesi estivi.

Ma veniamo alla notizia fondamentale: Sir Martin Sorrell, CEO del Gruppo WPP (Wire and Plastic Products plc), ovvero della multinazionale di pubblicità e pubbliche relazioni più grande al mondo con sede principale a Londra e 3.000 uffici in 110 paesi, nonchè proprietaria di un certo numero di network pubblicitari, di pubbliche relazioni e di ricerche di mercato ( Grey , Burson-Marsteller , Hill & Knowlton , JWT , Ogilvy Group , TNS , Young & Rubicam and Cohn & Wolfe ); ha dichiarato che nel 2018 prevedono di ottenere ricavi per il 45% provenienti dai mercati emergenti e dal digital advertising.

La WPP ha infatti chiuso il primo semestre con un utile netto pari a 280,9 milioni di streline, in rialzo dell’1,1% rispetto ai 277,8 milioni di sterline dell’analogo periodo dello scorso anno, grazie all’incremento delle vendite del 7,1% a 5,33 miliardi di sterline, il cui 32% deriva dai media digitali.

I ricavi sono cresciuti del 2,7% nel 2° trimestre, mettendo a segno un aumento del 2,3% nei primi quattro mesi dell’anno, grazie alla forte crescita registrata negli Stati Uniti e nei mercati emergenti. A luglio il dato ha raggiunto il 5%, segnando il livello più elevato dell’anno.

Altri trend positivi registrati in WPP riguardano l’intera sfera dei media:

  1. gli investimenti nei paesi emergenti e mercati globali in rapido movimento
  2. la transizione dall’advertising tradizionale ai media digitali
  3. il maggiore utilizzo di automazioni e tecniche pubblicitarie basate sui dati.

Per WPP oggi i nuovi mercati costituiscono infatti il 30% delle entrate ed i nuovi media il 34 per cento.

Martin Sorrell   WPP: nel 2018 ricavi tra il 40% e il 45% nel digital advertising

Mentre per Sir Martin Sorrell la WPP del 2018 si presenterà con un “marketing mix” diverso nelle percentuali rispetto a quello odierno sopra riportato:
Martin Sorrell   WPP: nel 2018 ricavi tra il 40% e il 45% nel digital advertising

Sir Sorrell conclude infine la sua dichiarazione sottolineando con il seguente grafico che i pubblicitari investono troppo nella stampa mentre non investono a sufficienza nelle piattaforme digitali e mobili.

Martin Sorrell   WPP: nel 2018 ricavi tra il 40% e il 45% nel digital advertising

Mentre il più grande colosso al mondo sposta sostanzialmente la propria attenzione verso i media digitali sulla base di obbiettivi già raggiunti e prospettandone di nuovi nella stessa direzione, quali sono le tendenze registrate in Italia ed in Europa?
C’è forse da ricordare che nell’era della globalizzazione i mercati non hanno confini e il detto “chi tardi arriva male alloggia” assume nuove ed inquietanti prospettive?

Approfondimenti: CEO del Gruppo WPP, Martin Sorrell parla del futuro del marketing e dell’approccio multifunzionale globale a 360°.

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