il cast mutante di Age of X
Il mese scorso negli USA ha avuto inizio la pubblicazione di Age of X, evento mutante che si dipanerà sulle pagine di X-Men Legacy, New Mutants e qualche miniserie; Age of X ripropone una situazione, forse, già vista dai lettori di lunga data, ma di certo sempre stimolante: i mutanti in una realtà alternativa in cui in passato gli eventi non si sono susseguiti come nel classico universo Marvel, scatenando una serie di conseguenze disastrose e drammatiche. Naturalmente la realtà alternativa di Age of X sarà molto peggiore di quella già non rosea in cui i mutanti vivono le loro consuete abitudini; Gambit, Rogue, Magneto e un manipolo di sopravvissuti si troveranno assediati all'interno di una fortezza, alla mercè di molti nemici che ne desiderano la definitiva scomparsa.
Tra gli autori coinvolti su Age of X c'è anche Mirco Pierfederici, talento nostrano che ha esordito nel mondo delle nuvole parlanti sulle pagine di Jonathan Steele per poi "emigrare" repentinamente oltreoceano dove è approdato alla Marvel. Abbiamo approfittato di Age of X per scambiare quattro chiacchiere con lui.
Oltre all'intervista, in fondo a questo post, troverete due tavole a matita tratte da Age of X Alpha, numero speciale in cui ha inizio questa saga, e alcuni sketch preparatori per il nuovo look di alcuni personaggi (i virgolettati sono di Mirco Pierfederici).
I N T E R V I S T A A M I R C O P I E R F E D E R I C I
Da Jonathan Steele alla Marvel, quanto è stato difficile passare dal fumetto popolare d’avventura italiano a quello supereroistico statunitense?
Difficile si, ma anche fortuito, è certo che da qualche anno a questa parte riuscire ad arrivare a pubblicare oltreoceano è diventato molto più semplice e possibile che in passato, grazie anche alle nuove politiche di submission dei propri lavori delle case editrici americane, di sicuro quello che rimane invariato è che prima di essere notati bisogna aver macinato parecchie tavole e aver capito in quello che consiste il mestiere del disegnatore, ossia raccontare storie in maniera chiara e fluida.
Rivolgersi al mercato straniero per te è stata una scelta dettata dalla passione per il fumetto d’oltreoceano?
Be' sicuramente son sempre stato molto affascinato dai comics americani e stilisticamente ho sempre seguito una corrente di autori per lo più statunitensi. La fortuna di lavorare su Jonathan Steele è stata la completa libertà dal punto di vista grafico che mi ha consentito di portare avanti una certa crescita artistica e stilistica che mi ha consentito di farmi notare anche oltreoceano.
Come è avvenuto il tuo primo contatto con la Marvel?
Nel modo più scontato, conoscendo C.B. Cebulski ad Angouleme e mostrandogli il mio portfolio, da lì in poi ho continuato a tenerlo aggiornato coi miei lavori fino a che non ha deciso di darmi una possibilità in Marvel.
Copertina del primo numero della
miniserie dedicata all'Anti-Venom
realizzata da Mirco Pierfederici
Le cover della miniserie dell' Antivenom.
Sei tra gli autori coinvolti su Age of X. Qual è stato il tuo ruolo? E di cosa ti sei occupato?
Il mio ruolo è stato al momento marginale, occupandomi di parte del prologo all'evento pubblicato su Age of X alpha e realizzando i nuovi design di alcuni personaggi.
Attualmente sei al lavoro su Ruse. Una delle più amate dai lettori dell’universo Crossgen. Che cosa ci puoi raccontare di questa miniserie? Avrà legami con la serie precedente o rappresenterà un punto di partenza completamente nuovo?
Che sicuramente è una delle cose più interessanti su cui mi sia capitato di lavorare e che il mix di azione e umorismo che Mark Waid è riuscito a creare è incredibile e l'atmosfera della serie è talmente forte che può catturare ogni tipo di lettore.
Senza spoilerare troppo diciamo che è un mix tra un reboot e un prosieguo della serie, rimanendo perfettamente godibile per chi si avvicina all'opera solo ora, ma altresi piena di rimandi alla vecchia serie che i lettori di vecchia data non potranno non cogliere ed apprezzare.
Dopo Ruse, su cosa ti piacerebbe lavorare?
Bè per il momento (e per i prossimi mesi) Ruse mi impegna davvero troppo per riuscire a pensare già su cos'altro lavorare, sicuramente mi piacerebbe dire la mia su Spiderman o gli X-men.
Rockslide
"Rockslide, l'idea di base era quella di un guerriero e di una forza di sfondamento per la resistenza mutante, il cambiamento è minimo e riguarda soprattutto la sua forma, ora più aguzza. Fornito di spunzoni e da un'armatura più estetica che altro, la sua roccia e già di per sè abbastanza dura da perforare!"
Toad
"Due versioni di Toad, per il costume lo spunto è stato di un completo d'infiltrazione leggero e pratico, che ben si adatta al suo potere mutante, il volto è stato cambiato perché troppo lontano dal suo look classico e probabilmente poco riconoscibile per i lettori."
una tavola in bianco, nero e mezzi toni
realizzata per X-Men Age of X Alpha
una spettacolare splash page
tratta da X-Men Age of X: Alpha