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Mary Shelley e il sogno degli amori orfani

Creato il 21 maggio 2014 da Alfa

Mary Shelley e il sogno degli amori orfani
Quando si parla di “Frankenstein”, la novella capolavoro del gotico inglese, si parla della vita di Mary Shelley. Anzi, per dirla come Freud, “Frankenstein” è il romanzo familiare di Mary Shelley. 
Mary e Victor (alter ego maschile della scrittrice), due orfani di madre, due personalità attratte dal Buio e dall'ossessione di “riversare un fiume di luce sul mondo immerso dalle Tenebre”, nati entrambi da due donne rimpiante e irraggiungibili. 

Un'introduzione storica a cura della dott.ssa Piera Mazzone e uno spettacolo per scoprire come la favola nera dell'autrice inglese sia portatrice di tutti i lati oscuri dell'Ottocento, dal miraggio dell'elettricità, vista come porta per l'Infinito al Mesmerismo, dai terrori pre-Vittoriani del Nulla al potere oscuro dei desideri. “Frankenstein” parte come il canto di gloria della Scienza per trasformarsi in un desolato pianto di figli ripudiati e padri assenti, perché il Dolore, la Ricerca di un senso e il Desiderio accomunano l'uomo del XIX secolo quanto quello odierno. Venerdì 23 maggio 2014 alle ore 10:50 e alle ore 13:20, presso il l'aula Magna del Liceo Artistico "F. Casorati" di Romagnano Sesia,  l'Ass.Cult. "Mano d'Opera" presenta “L'Ottocento Gotico: Mary Shelley&Victor Frankenstein - Il sogno degli amori orfani"Uno spettacolo teatrale di e con Francesca Pastorino&Graziano Giacometti. Introduzione storica a cura della Dott.ssa Piera Mazzone 


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