Magazine Cultura

Maschera.

Creato il 29 ottobre 2012 da Philomela997 @Philomela997

I Monologhi di Sana – Rubrica

È una sensazione che persiste,

quasi fastidiosamente,

in quest’aria che non si decide a lasciarmi pensare.

È un profumo che mi si è attaccato addosso e non mi lascia più

andare.

Qualcosa di diverso

da tutto il

conosciuto.

Sa di pulito,

di cristallino;

sa di giornate di sole e risate…

E se mi osservo attraverso questa

strana

primavera dei sensi

mi vedo

esattamente per quello

che sogno di essere.

Spariscono di colpo

questi gorghi disumani,

e la luce irrompe

disperdendo il torbido.

Non sono più un essere troppo complicato,

per essere perdonato.

È troppo maledettamente semplice.

È troppo maledettamente allegro.

Di colpo, senza un perché,

mi sono fermata;

ti ho osservato con occhi grandi e

ho lasciato cadere la maschera di gesso

con cui non faccio altro che

nascondermi il viso.

E ora sono tutta qui.

Che paura.

Che strana sensazione,

esporsi di nuovo alla luce.

Avevo scordato quanto facesse stare bene.

E come un cristallo, riflette e

irraggia luce su tutta la mia esistenza;

illumina ogni angolo,

sbroglia i nodi delle mie paure.

Illumina

gli anfratti

dei miei pensieri

preoccupati,

e loro, di colpo,

tornano a essere semplici.

È troppo strano non riuscire a erigere muri,

mi fa sentire senza difese.

Ma non riesco a fare altro

che continuare a mostrare

i palmi delle mie mani

per quello che sono.

Improvvisamente, qualcosa in me non andava,

non funzionava.

Inspiegabilmente ho sentito il bisogno

di strapparmi dal volto

questa maschera bugiarda

e gettarla via.

Insensatamente volevo

che vedessi il mio viso;

quello vero,

che non faccio mai

vedere a nessuno.

Quello su cui si dipingono tutte le espressioni del mio io:

le mie paure, i miei sogni, le mie incertezze, i miei ricordi.

Sciocca voglia di renderti partecipe delle mie felicità,

dei miei sorrisi.

Ho ritrovato una gioia semplice, antica, trasparente

senza arzigogoli, mostri, complicazioni.

Mi fa sentire maledettamente candida,

tremendamente allegra,

incredibilmente sorridente.

Questa, è una felicità pulita.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog