Maschera protettiva per i calciatori, i segreti di Ortholabsport

Creato il 10 febbraio 2014 da Scurati @amalamaglia

Calciatori in maschera: si avvicina Carnevale, ma non è mai uno scherzo quando un atleta professionista deve proteggere il volto. Infortuni al naso e agli zigomi, ma anche alla testa come nel caso di Petr Cech, portiere del Chelsea, o Christian Chivu ai tempi dell’Inter. Il denominatore comune per questi calciatori è un indirizzo a Milano, in zona Navigli, dove possono trovare assistenza presso un laboratorio all’avanguardia come Ortholabsport.

Lucilla Pezzoni e Stefano Ducchini sono due tecnici ortopedici che presentano un’offerta unica in Italia e che ben presto si è meritata l’attenzione degli atleti professionisti e amatori in tutto il mondo: stiamo parlando di Ortholabsport. Lucilla e Stefano sono consulenti accreditati presso le più importanti società di calcio in Europa, fornitore ufficiale della Federazione italiana sport invernali e della Federazione italiana di rugby. Per parlare del lavoro di Ortholabsport — maschere protettive, tutori, plantari e non solo — il blog “Ama la Maglia” ha intervistato Lucilla Pezzoni.

Partiamo proprio dall’inizio: lo sportivo infortunato e che ha bisogno di una protezione si rivolge a voi. Da dove inizia il vostro lavoro e in quanto tempo lo finite?

La prima fase è quella dell’accoglienza dell’atleta nel nostro centro, che di solito arriva al seguito di uno staff composto da medici ortopedici e fisiatri dello sport. Si studia il problema, si cerca la soluzione con la ricerca dei materiali, e si ascoltano soprattutto le esigenze dell’atleta. Nella fase finale, inizia la personalizzazione dei prodotti. In realtà queste fasi sembrano lunghe ma, nella maggior parte dei casi, si risolvono in tempi molto stretti, perché le necessità primarie per un atleta professionista sono sempre quelle di tornare in campo ed in forma, nel minor tempo possibile. Per cui, risulta fondamentale l’attenzione costante che poniamo sulla qualità dei prodotti, ma anche l’attenzione nella velocità di esecuzione, che può fare davvero la differenza. Il nostro lavoro non si esaurisce nella consegna del prodotto, ma rimaniamo in contatto con l’atleta anche dopo, seguendolo nei suoi miglioramenti. Per questo diamo molta importanza a quel personalissimo rapporto che si viene ad instaurare con l’atleta, perché è proprio grazie all’ascolto delle sue esigenze che possiamo realizzare prodotti di eccellenza.

Che tipo di materiale o di materiali usate per costruire le protezioni come le maschere o tutori, plantari, ecc.

Utilizziamo tutti materiali termoplastici che si possono adattare, modificare e costruire direttamente sul paziente. Per i plantari, lavoriamo su materiali ultraleggeri ed anche per le maschere e i tutori, impieghiamo materiali ultraleggeri uniti alla fibra di carbonio. Naturalmente, l’impiego di materiali dipende sempre dalle più varie esigenze legate ad ogni tipo di disciplina sportiva, perché diversi sono i relativi gesti atletici.

Nel caso della maschera protettiva, che requisiti deve avere la vestibilità sul viso del giocatore per proteggerlo da un infortunio? E come la disciplina sportiva può influire sulla struttura della protezione?

I nostri prodotti sono pezzi unici, perché nascono da zero e realizzati esclusivamente su misura. Questo aspetto ci permette di avere un bel vantaggio nella riuscita di un prodotto. La creazione di una maschera inizia da un rilevazione della conformazione del viso del giocatore, attraverso un calco in gesso fatto con una benda. Successivamente, abbiamo il negativo, ed infine lavoriamo alla maschera definitiva con l’utilizzo della fibra in carbonio. I requisiti fondamentali per la realizzazione di una buona maschera di protezione sono comunque la scelta dei materiali, che da una un lato devono essere ultraleggeri per dare comfort all’atleta e dall’altro devono avere la capacità di respingere gli eventuali urti, andando a preservare la zona infortunata. Le maschere, di solito, cercano di preservare infortuni (comuni soprattutto ai calciatori), come la frattura del setto nasale, frattura allo zigomo o alla zona parietale-oculare.

A parte gli sportivi professionisti anche gli amatori di alto livello possono rivolgersi a Ortholabsport? E che budget devono avere a disposizione?

Ogni giorno nel nostro centro arrivano sportivi di ogni categoria e livello: ad esempio, per i plantari, che costituiscono i nostri prodotti più richiesti, ci chiama molta gente comune, appassionata di sport e non, che vuole migliorare il gesto atletico, oppure semplicemente desidera correggere o ridurre il dolore provocato da varie patologie. I prezzi dei nostri prodotti non sono fissi, ma dipendono anche qui dalle esigenze e problematiche da risolvere. Per informazioni o consigli, vi invito comunque a visitare il nostro Centro Ortholabsport, in Corso San Gottardo, 3. Il nostro staff sarà a vostra disposizione dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14.30 alle 18.30.

Per quanto riguarda la personalizzazione delle maschere e dei tutori che tipo di richieste ricevete dagli sportivi o dalle società e federazioni con le quali collaborate?

Le richieste sono quelle di realizzare supporti per atleti che si sono infortunati e che hanno già ricevuto, prima del nostro intervento, un consulto medico (in alcuni casi hanno subìto anche operazioni chirurgiche). Molto spesso, i club e le federazioni, ci chiedono di intervenire per rendere l’atleta di nuovo disponibile in tempi brevissimi, oppure abbiamo un po’ più di tempo, quando seguiamo lo staff medico costantemente nei ritiri delle Federazioni, per dare consigli e trovare soluzioni nel nostro ambito di tecnici ortopedici.


Chi tra calciatori e campioni di altri sport vi ha stupito con una richiesta magari legata alla scaramanzia?

Devo dire che ci sono molti sportivi scaramantici proprio come lo è spesso la gente comune. Mi ricordo, ad esempio, Giampaolo Pazzini, che ai tempi giocava nella Samp, che ha voluto che scrivessimo sopra la sua maschera “Pazzo”, e lui un po’ lo è davvero se dopo tre giorni ha segnato due gol di testa alla Juventus!

La vostra lavorazione è artigianale, ma legata all’utilizzo di materiali e tecnologie innovativi; riuscite anche ad unire al prodotto un design originale: vi sentite dei paladini del Made in Italy nel mondo?

Certo, lavoriamo i prodotti creandoli ex novo e rendendoli unici, perché li adattiamo alle esigenze degli atleti. A fianco alla personalizzazione dei prodotti, lavoriamo i prodotti utilizzando strumenti e macchinari sempre innovativi e all’avanguardia. I principali obiettivi di un atleta professionista (ma anche della gente comune) sono quelli di risolvere il problema fisico, indossare un supporto nel massimo comfort possibile, con una massima resa nella performance. Ma l’altra esigenza molto comune è quella di  indossare anche supporti che siano belli esteticamente, e noi orgogliosamente possiamo dire la nostra anche in questo ambito. Infatti, insieme ad una continua ricerca nei materiali c’è anche un’attenzione allo stile e al design. Nel nostro staff c’è anche un creativo che ci dà consigli utili anche sullo stile, e poi ci sono le richieste ci vengono direttamente dagli atleti di personalizzare i supporti con disegni e simboli che vi assicuro possono essere tra i più originali e curiosi.


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