Magazine Cucina

“maso michei” una montagna che si beve

Da Gustosamenteinsieme
“MASO MICHEI” UNA MONTAGNA CHE SI BEVE 
Ho incontrato Giuseppe Tognotti, viticoltore “eroico” e titolare di “Maso Michei” a Vinitaly quest'anno, ma in realtà mi ero imbattuta qualche tempo prima nel suo blog/sito bellissimo, perché è più un diario che un sito aziendale.  Che cosa fosse la viticultura di montagna non ne avevo, adesso l'ho capito, la più pallida idea. Mi faceva un po' sorridere l'aggettivo “eroico” abbinato ad un viticoltore, ma incontrando Giuseppe Tognotti, scoprendo il Cervim ( Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana) ed informandomi su questo mondo, che veramente ha caratteristiche e problematiche completamente diverse dalla viticultura di pianura, sorrido un po' meno e apprezzo ancora di più vini, come il Pinot Nero di montagna, che adoro davvero.
 Ecco...questo è “Maso Michei”....
“MASO MICHEI” UNA MONTAGNA CHE SI BEVEAvevo un sogno: quello di lavorare in mezzo alla natura. Un giorno passeggiavo in Lessinia e vedevo dall'altra parte la Valle di Ronchi e un vecchio maso inondato di sole, in disuso, a 800 metri circondato da alcuni ettari di bosco. Ho capito in quell'istante che volevo vivere in quel posto. Maso Michei nasce così: dal mio amore per la natura. Poi, il progetto, una vera sfida: fare vino dove nessuno aveva mai osato. Vini di montagna, estremi, coraggiosi, sinceri, unici. La prima vendemmia è stata commovente, le prime gocce di vino entusiasmanti. L'unico motivo che mi incoraggia a proseguire questo percorso tortuoso è che so che questa terra è magica, è vera e con umiltà ne seguo i ritmi e gli umori. Chi lavora la terra conosce bene il valore dell'attesa.”Così Giuseppe Tognotti inizia a raccontarmi la sua vita da viticoltore, la sua azienda “Maso Michei”, i suoi vini: Müller Thurgau, Gewurtztraminer aromatico, Pinot Nero Maso Michei” è una proprietà di 10 ettari, le vigne si arrampicano fino a 890 m/slm, tra le più alte d'Italia. Richiedono ogni anno 1.000 ore di lavoro uomo/ ettaro, poiché la pendenza è tale da rendere impossibile quasi tutte le operazioni meccaniche. I filari, disposti in direzione da nord a sud, sono irrigati a goccia con acqua di sorgente.“MASO MICHEI” UNA MONTAGNA CHE SI BEVE Alessandra:- Qual'è il tuo vino del cuore?Giuseppe:- Non c'è un vino che prediligo. I vini sono come i figli: uno diverso dall'altro. Ad ognuno serve qualcosa di diverso ed ognuno è speciale per ciò che è. Tra i miei vini vorrei solo che il Muller avesse ciò che si merita: più attenzione. E' un vino elegante nonostante il marketing di tutti questi anni ci abbia fatto credere il contrario.Alessandra:- E l'incontro con il Cervim?Giuseppe:- Il Cervim è attualmente l'unico organo che definisce i vini di montagna, estremi, ed io sono l'unico trentino a farne parte, ed è un grande onore considerando la moltitudine di realtà che ci sono in questa regione.Alessandra :- I tuoi progetti presenti e futuri?Giuseppe :- Il mio progetto più grande, in corso, è sicuramente quello di sboccare a fine anno o forse no...., un grande metodo classico estremo.So aspettare.... ma questa terra e tutto il lavoro fatto mi hanno sempre sorpreso....Giuseppe Tognotti e i suoi vini saranno protagonisti, assieme ad altre eccellenze della gastronomia trevigiana, di una serata che la Federazione Italiana Cuochi della provincia di Treviso organizza per il 16 giugno.Dettagli serata cliccate qui

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog