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Massimo Di Cataldo, violenza, aborto. Tutto il trash di Barbara D’Urso

Creato il 12 novembre 2013 da Ladyblitz @Lady_blitz
Massimo Di Cataldo, violenza, aborto. Tutto il trash di Barbara D’Urso

MILANO – Ospite della trasmissione “Domenica Live”, Massimo Di Cataldo racconta la sua verità in merito alla terribile storia di violenza che lo vede coinvolto insieme all’ex compagna Anna Laura Millacci.

“C’è stata una discussione tra due persone, come può avvenire. Io non sono un uomo violento, non lo sono mai stato, soprattutto mai nei suoi confronti”. Massimo Di Cataldo non ci sta a passare per violento e ospite di Barbara D’Urso il cantante ripercorre le tappe della triste vicenda.

La scorsa estate l’ex compagna Anna Laura Millacci ha reso pubbliche, su Facebook, alcune foto in cui lei aveva il volto tumefatto, accusando Massimo Di Cataldo di averla picchiata fino a procurarle un aborto. A seguito di quella pubblicazione è stata avviata un’indagine dalla polizia.

Al di là della vicenda e delle dichiarazioni in sé, c’è una domanda che sorge spontanea: era davvero il caso affrontare in diretta tv, durante un “salotto pomeridiano”, un caso così delicato per cui in questo momento sono in corso delle indagini? Massimo Di Cataldo è accusato di percosse e procurato aborto.

Barbara D’Urso non ha disatteso le aspettative di chi scommetteva che, da un giorno o l’altro, avrebbe visto Massimo Di Cataldo o Anna Laura Millacci ospiti del suo programma. L’ex compagna di Di Cataldo sembra abbia declinato l’invito più volte.

Certo, in questi momenti così delicati dovrebbe esserci un silenzio considerato d’oro ma Barbara D’Urso, che non riesce proprio a non entrare nei meriti delle vicende pur di alzare lo share dei suoi programmi, dopo aver tentato invano più volte di ospitare Anna Laura Millacci, ci prova con Massimo Di Cataldo.

Non sta a noi giudicare quanto questa mossa sia riprovevole, ma che sia in un certo qual modo “ricattatoria” nei confronti di Anna Laura (che molto probabilmente si vedrà costretta, a questo punto, replicare alle parole di Massimo Di Cataldo) c’è poco da discutere.

Tuttavia, così è successo. Massimo Di Cataldo si è prima esibito in studio con il suo ultimo singolo, poi ha voluto raccontare la sua verità in merito alla vicenda.

Innanzitutto Di Cataldo sostiene che le foto di Anna Laura siano artefatte, poi spiega i motivi del litigio di quella sera:

I motivi per i quale abbiamo litigato sono importanti. Ho cercato di aiutarla e di difenderla, ho cercato di tenerla lontana da situazioni pericolose per una donna, per una madre e per un’artista. L’ho minacciata, dicendo che avrei potuto prendere dei provvedimenti, sono stato offensivo ma il suo stile di vita non faceva di lei una buona madre. Questo l’ha mandata su tutte le furie e abbiamo litigato. Non le ho assolutamente messo le mani addosso.”

In merito al presunto aborto, il cantante ha dichiarato:

È una cosa terrificante, è una cosa che mi ha fatto stare malissimo. Il quadro con il feto? Se fosse vero, lo trovo raccapricciante. Mi fa molto preoccupare.”

Massimo Di Cataldo dichiara anche di essere costantemente “sotto assedio” dalla ex, che lo chiamerebbe più volte al giorno per dirgli che “vuole distruggerlo”:

“Mi ha scritto più volte che vuole distruggermi, rovinarmi. Me l’ha detto in faccia, lei ce l’ha con me”.

E ancora, racconta di qualche giorno fa quando:

Dovevo andare a prendere la bambina ma la governante non c’era. È scesa lei a portarmi la bambina. Quando l’ho incontrata, è venuta con un batuffolo di ovatta sulle labbra sanguinanti. Ho avuto l’impressione che in qualche modo lei volesse addebitarmi quella situazione. Mi sono preoccupato che magari lì ci potesse essere qualche testimone pronto a dire che l’avessi picchiata o dato uno schiaffo. Magari lei stessa avrebbe potuto dirlo. Sta cercando dei pretesti e delle prove per avvalorare quello che ha fatto. Questa situazione mi sta facendo spaventare.”

Insomma, il caso è aperto e le indagini sono ancora in corsa. Di tutta questa storia, una cosa è certa: Barbara D’Urso è riuscita a firmare l’ennesima “pagina nera” e di cattivo gusto nella sua lotta continua allo share.


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