Di Ennio Emanuele Piano il 13 ottobre | ore 09 : 34 AM
I luoghi comuni sono estremamente comodi, epperò -purtroppo- spesso la realtà dei fatti è molto diversa. Arriviamo al punto: questa mattina, sulle colonne del Corriere, Massimo Gaggi, solitamente molto corretto nelle sue cronache dagli Stati Uniti, scrive la seguente frase: “Una rappresaglia [contro l'Iran, accusato di complottare per compiere attentati sul suolo americano, ndr] dal cielo per ora non sembra sul tavolo: l’Iran non è l’Iraq di Saddam, Obama non è Bush.” Questa frase non ha nessunissimo senso, se non quello di alimentare il mito dell’Obama “presidente buono” in opposizione al Bush “presidente cattivo”, ed inoltre è stata smentita dal congresso USA che non esclude rappresaglie militari.
Ma vediamo come stanno le cose: George W. Bush non ha mai bombardato l’Iraq (né alcun altro Paese) per ritorsione, gli ha dichiarato guerra, che è un altra cosa. Al contrario, a bombardare l’Iraq di Saddam Hussein, non una ma per ben tre volte (do you remember Desert Fox?), tutte senza grossi risultati peraltro, fu William Jefferson Clinton, il vecchio Bill. Eppure Gaggi non ha scritto “Obama non è Clinton”, cosa che nel frattempo gli americani hanno capito perfettamente, tanto che secondo un recente sondaggio della Gallup che chiedeva di scegliere tra il 42esimo presidente degli Stati Uniti e l’attuale, il 50% ha scelto Clinton e solo il 12 Obama. Infine, come Gaggi sa di certo Obama non ha cero bisogno di qualche strano complotto per decidere di bombardare segretamente qualche Paese straniero, visto che lo ha fatto e continua a farlo in Yemen, Somalia, Pakistan e Libia. I luoghi comuni sono un’altra storia.