’800,altro
pittura napoletana tra Ottocento e Novecento
a cura di Claudio Mazzarese Fardella Mungivera
Rogiosi Editore pegine 303 illustrato € 150,00
Ettore Cercone era un ufficiale della Marina Militare, nato a Messina nel 1850, prese parte alla battaglia di Lipsia,uomo dalla personalità poliedrica e dal gusto sopraffino.
La sua storia sembra un romanzo d’avventura, viaggiò in Giappone,India,Australia,Antille e Cina,come un emulo del naturalista Charles Darwin, dopo ogni viaggio consegnava all’amico Anton Dohrn,centinaia di disegni di esemplari di flora e fauna marina sconosciuti, così da contribuire significativamente all’allestimento della Stazione Zoologica di Napoli.Da autodidatta si dedicò anima e corpo alla pittura,divenne seguace del Maestro Morelli dal quale assimilò i modi artistici. Suoi quadri famosissimi come Ferdinando IV che osserva il corpo galleggiante dell’Ammiraglio Caracciolo o L’Ammiraglio Caracciolo domanda Cristiana sepoltura furono acquistati dal Ministero della Pubblica Istruzione ed oggi sono esposti nel Museo di San Martino di Napoli,mentre il Re volle per lui il quadro “Torre Annunziata”.Dopo il 1878 riprese a viaggiare e s’innamorò perdutamente del mondo arabo, i colori del Maghreb e del Sahara s’impadronirono del suo estro,mentre negli ultimi giorni della sua vita il giallo indaco dei suk arabi,rappresentazioni chiassose di un instancabile mercanteggiare,lasciarono il posto al verde smeraldo degli agrumeti di Piano di Sorrento dove,nel 1896,l’infaticabile marinaio venne ad ammainare per sempre le sue vele ma non l’anima; si dice che i poeti non muoiano mai, perchè certe pennellate non sono strofe di colore?
di Luigi De Rosa
(in basso olio su tela 108×210,1888 “L’Ammiraglio Caracciolo chiede Cristiana sepoltura”,Museo San Martino di Napoli)
40.636589 14.407012