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Mastertrash: parliamo male anche dei food blogger

Creato il 05 maggio 2015 da Scaccoalleregine @ScaccoALeRegine
Non se sia l'Expo, il quantitativo di programmi culinari in tv o semplicemente una malevola collisione astrale, ma il web è pieno di gente che ci tiene un sacco a far vedere che cucina e a pubblicare le relative foto sui social e su blog personali.Esistono centinaia  di food blogger che fanno cose fighissime ed esistono altrettanti blog che farebbero passare la fame persino a Bisteccone Galezzi digiuno da quattro giorni e a far impallidire i ristoranti di "Cucine da Incubo" edizione Thailandese.L'altra sera stavo lurkando il gruppo dei food blogger italiani su Facebook e ne ho riconosciuto delle macro categorie del male.Se cucinate così, lo fotografate, mangiate e poi lo mettete sul web, vi avviso, equivale a mettersi le calze color carne lucide, l'ombretto lilla glitter e i vestiti Desigual.
1) I Fritti unti e sudiciFritta è buona anche una ciabatta, ma se avete un blog, degli ospiti, un fegato o una dignità, non potete presentare cose simili spacciandole per ricette.
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3) I decori per torteLe torte, tiramisù, creme e simili si decorano con codette, palline argento, smarties ed altre porcate vanno bene solo se avete quattro anni e ci vuole coraggio a chiamare questa porcata "Zuppa inglese arcobaleno".
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3) Gli anni 80 nel cuorePenne vodka e panna, involtini di gelatina e prosciutto, tortellini piselli e panna e le scaloppine.Vince il premio Mastertrash del mese questo foodblogger della piattaforma Giallo Zafferano che ha pubblicato la ricetta delle Scaloppine con Mascarpone e Funghi.Natura morta su tovaglia cerata.
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4) La setta della sfogliaLa pasta sfoglia è una benedizione del creato perché è come il fritto: ci sta bene con tutto o quasi.Esiste però un pericoloso filone di pensiero, una sorta di setta e di congrega che metterebbe anche la parmigiana nella sfoglia.I foodblogger della setta della pasta sfoglia di solito pubblicano le pericolosissime ricette SVUOTA FRIGO, cioè buttano tutta una serie di ingredienti a caso, probabilmente anche l'uranio impoverito ed altri scarti nucleari, in un rotolo di pasta sfoglia plasmandola in modo spesso deforme.
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5) La setta del BimbyIl Bimby vanta più seguaci di Scientology e di Gianni Morandi, spesso utilizzato dalle mamme blogger per replicare assurdamente il peggio che il mondo del cibo industriale.Si comprano un robot da cucina da 1200 euro per rifare: dadi, sofficini, bastoncini di pesce e probabilmente pure un goccio di antrace.
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6) C'era una volta il risotto
Non è difficile fare il risotto, basterebbe, per cominciare, fare in modo che il riso e il condimento stiano insieme.
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Ecco, magari non così.
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7) Le minestre da orfanotrofio DickensianoQuando ero bambina c'erano un'infinità di cartoni animati volti alla tragedia e alla disperazione, di norma seguivano il seguente modello: bambina abbandonata, orfanotrofio, educatrice stronza, amore impossibile e minestre tristi in mensa che sembravano fatte con l'acqua sporca dei piatti.
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