Novità in arrivo per quanto concerne la mastoplastica additiva, il più richiesto tra gli interventi chirurgici che consente di aumentare il volume del seno, anche se di recente… ha creato parecchi fastidi sia a clienti che a medici a causa delle famose protesi Pip, rivelatesi tossiche e ed in grado di provocare malattie gravi come il cancro.
La nuova tecnica esposta durante l’ultimo convegno del settore, evidenzia che oltre alle protesi mammarie utilizzate di solito, esiste anche una scelta alternativa, che implica un trapianto di grasso prelevato da altre zone del corpo. Secondo gli esperti, questa tecnica sarebbe persino migliore delle protesi, l’operazione, prevede dapprima l’utilizzo di un apposito reggiseno a pressione negativa, detto Brava, capace di aumentare il volume delle mammelle e la loro vascolarizzazione, che permetterebbe così una migliore “presa” del grasso iniettato all’interno del seno.
I risultati di questa novità in merito alla Mastoplastica additiva, sono stati ottimi, sia nel caso di interventi estetici che nel caso di interventi a scopo ricostruttivo: i medici presenti al congresso hanno infatti confermato che grazie al trapianto di grasso è possibile addirittura ricostruire una mammella amputata a causa di un tumore, oppure correggere difetti ed irregolarità dovute all’installazione superficiale di protesi mammarie.