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Matematica? Questione di Genere?

Creato il 26 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

Matematica? Questione di Genere? No, di stereotipoQuestione di Genere? Questione di Geni? Ora arriva la conferma della scienza: il sesso femminile è  tendenzialmente meno portato alla matematica, questo però sembra accada per colpa della “donna di famiglia” della madre! Ahi una ennesima accusa per la fonte di vita!Ma, sembra ormai dimostrato che se la madre pensa che  coi numeri se la cavino meglio i maschi, sua figlia otterra’ punteggi fino al 15 per cento inferiori rispetto alle coetanee le cui mamme rigettano con forza lo stereotipo.  Insomma tutto come sempre dipende da qualcuno più “grande”. Care mamme imparate a dare fiducia alle vostre figlie femmine non vi deluderanno!

Le indagini scientifiche questa volta però sono serie infatti è stata svolta una  una ricerca sperimentale su 124 bambine tra i 5 e i 7 anni, guidata dall’Universita’ di Bologna e in stampa sulla rivista di psicologia dello sviluppo dell’Associazione degli psicologi americani. Nessun influenza, invece, sembrano avere le opinioni dei papa’. “E’ sorprendente che gia’ a 5 anni le bambine possano essere inconsapevolmente condizionate da stereotipi relativi al genere” dice Carlo Tomasetto, ricercatore dell’ateneo bolognese e coautore dello studio. Ancora piu’ sorprendente, per un profano, e’ forse che il condizionamento si attivi solo se, prima dei test di matematica, alle bambine viene chiesto di disegnare una figura femminile. Per i ricercatori invece e’ una conferma. Si tratta di un fenomeno osservato, per lo piu’ negli adulti, da almeno una decina d’anni. L’esperimento, cui hanno preso parte anche le universita’ di Padova e Chieti-Pescara, si e’ svolto cosi’: le bambine sono state testate individualmente, a scuola. Prima del test di matematica, pensato per la loro eta’, e’ stata loro raccontata una storia. Con protagonista femminile fortemente stereotipata, ad alcune. Incentrata su un argomento neutro, alle altre. Le bambine sono quindi state invitate a fare un disegno relativo al racconto appena ascoltato. Parallelamente ai genitori e’ stato chiesto di compilare un questionario nel quale, tra l’altro, si chiedeva se, a loro parere, “i maschi di solito sono piu’ portati delle femmine in matematica” e se “le femmine di solito sono piu’ brave nelle materie artistiche e linguistiche che in matematica”. Nonostante in media i genitori tendessero a rigettare gli stereotipi, circa un terzo ha invece ammesso di riconoscervisi. Alle maestre, inoltre, e’ stato chiesto un giudizio sul rendimento scolastico in matematica.
Analizzando l’esito del test i ricercatori si sono accorti che il rendimento si abbassava tanto piu’ erano forti gli stereotipi di genere delle madri, fino ad arrivare ad uno scarto del 15 per cento nel caso delle mamme che con piu’ decisione sostengono gli stereotipi. E inoltre che questo effetto e’ riscontrabile solo nelle bimbe che prima del test hanno disegnato la figura femminile. Se le mamme rigettano con decisione lo stereotipo, al contrario, le bimbe mantengono lo stesso livello di prestazione, qualunque sia la storia ascoltata e il disegno realizzato. Quando nei pensieri delle piccole si richiama la loro identita’ di appartenenza, si riattivano tutte le idee e gli stereotipi collegati, spiegano i ricercatori. La spiegazione che poi offrono dell’influsso negativo sulla performance ha a che vedere con lo stress indotto dall’ansia da prestazione. Se le bambine temono di sbagliare, perche’ hanno inconsapevolmente assimilato la convinzione che la matematica non sia pane per i loro denti, si concentrano con piu’ fatica e tendono davvero a fare piu’ errori nei quesiti piu’ difficili. Il fenomeno interessa peraltro tutte le scolare: brave o somare che siano. Gia’ qualche anno fa alcuni economisti italiani avevano dimostrato come il successo in matematica delle donne fosse strettamente legato al loro grado di emancipazione. In alcuni paesi nordici il gap coi maschi risulta di fatto azzerato e in alcuni casi ribaltato (Islanda), mentre in paesi come l’Italia, Turchia o Grecia e’ ancora piuttosto pronunciato. “I nostri esperimenti suggeriscono che se riusciamo a ridurre gli stereotipi in ambito familiare, potremmo davvero contribuire a migliorare i risultati delle bambine in matematica”, sottolinea Tomasetto.
Genitori avvisati, gli stereotipi influenzano i figli sin dalla più tenera età.Matematica, materia ostica un pò per tutti,  sopratutto per le donne. A volte però si tratta di uno stereotipo che vuole storicamente il genere femminile molto migliore nello studio delle lettere piuttosto che nelle scienze anche sè a dire il vero notevoli esempi di donne di numeri e molecole possono essere fatti, è giunta l’ora di abbattere anche questo stereotipo. Come? Bhè a saperlo sono i genitori! Magari un pò di fiducia in più alle nostre bambine non guasta.

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