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Materializzazione degli incubi: da Berlusconi a Montezemolo

Creato il 01 aprile 2011 da Risibilmostra

Materializzazione degli incubi: da Berlusconi a MontezemoloGli incubi, anche i peggiori, si materializzano. Qualcuno, assistendo al declino di Berlusconi, immaginava per l’Italia magnifiche sorti e progressive, una rinascita nazionale, una svolta etica, economica, culturale e sociale, una specie età dell’oro di ritorno… Ma i sogni, spesso, muoiono prima dell’alba e al risveglio si materializzano incubi reali. Questa sera, a Che tempo che fa, abbiamo assistito alla “discesa in campo” di Luca Cordero di Montezemolo con un comizio pieno di luoghi comuni elencati a mo’ di cahiers de doléances, con propositi e messaggi indirizzati ai più giovani, con una critica spietata nei confronti di S.M. il Cavaliere, con etichette da marketing (l’epoca berlusconiana è stata definita cinepanettone) che sicuramente i lacchè della stampa riprenderanno, in base al principio d’autorità, per ridefinire l’epoca che va a tramontare (forse) per proporsi come il paladino del new deal italiano, del nuovo che avanza, del rivoluzionario di concetto, l’angelo che scende nell’agone politico per sacrificarsi contro il Male, forte del suo virgineo passato, delle sue imprese o intraprese imprenditoriali e multinazionali. Abbiamo l’Uomo nuovo non ancora unto del Signore ma patron della Ferrari. Una novità politica che dovrebbe far drizzare tutti i peli del corpo di chiunque abbia un briciolo di raziocinio. Abbiamo sperimentato il modello Fininvest-Mediaset ed abbiamo raggiunto in tre lustri livelli di impoverimento e degrado morale mai conosciuti in Italia prima del fascismo, dobbiamo pure provare il modello Fiat ristuccato in rosso-Ferrari, quello per intenderci che ha fatto coniare l’espressione: privatizzazione degli utili e socializzazione dei debiti? Un populista non c’è bastato? Ne cerchiamo un altro dal doppio cognome? Abbiamo bisogno di un Giano bifronte per sconfiggere un Cavaliere disarcionato? Dopo il Cavaliere dalla triste figura che sbraitava Forza Italia ne serve uno che chiude i discorsi con Viva l’Italia e non dimentica di ricordarci che è il Presidente di Telethon e di quanto si commuova di fronte alla sofferenza? Non è etico – ho sempre saputo – suscitare slanci emotivi, lo è promuovere politiche serie per evitare che qualcuno abbia bisogno dell’elemosina. E questo chiunque fa politica o si appresta a farla dovrebbe affermarlo a voce alta…

Ripropongo quando postato il 21 novembre 2010, dopo l’intervista concessa dal signore in questione a Fabio Fazio. Gli incubi avanzano… adesso parla piuttosto apertamente di discesa in campo. Allucinazione… o cos’altro?



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