Matisse e Vence a festa finita
Creato il 27 aprile 2011 da Sara
Certo che mi piacciono le sagre di paese, ma da romantica decadente qual sono amo forse ancora di più il "prima", quando fervono i preparativi ed il "dopo" quando la folla si disperde, ritornano il silenzio e le voci sommesse fra i vecchi vicoli e si sbaracca tutto, il paesaggio ritrova la sua indolenza mediterranea, con i petali per terra diventa quasi surreale. Capitiamo al tramonto del lunedì di Pasqua a Vence e tutto il selciato della cittadella medievale è un tappeto di fiori sfatti; è appena finita una sfilata di carri e relativo lancio di fiori, all'arrembaggio per chi ne afferra di più. Con le scope di saggina si ramazza la piazza, botteghe d'arte e negozi di souvenir ritirano fuori le loro esposizioni, i garçons de café risistemano e puliscono i tavolini.




Dei bambini giocano a raccogliere petali e foglie, chi se ne importa se sono sporchi luridi, e coprono il terzo compagno che fa il "morto" sotto la coltre verde forse ancora profumata. Ridono come matti e sono bellissimi. 
Nella vecchia Vence ci siamo arrivate tardi, a festa finita, perché prima eravamo state invitate a pranzo da Magda e Robert, anche loro sulla costa per le vacanze pasquali. Mica scemi questi miei amici parigini e di luoghi belli se ne intendono proprio: d'estate sbarcano all'Etoile de Mer a tre metri dal Cabanon di Le Corbusier (http://nathansara.blogspot.com/2010/09/letoile-de-mer-corbu-e-robert.html), nelle altre stagioni,a Cap Martin è troppo ruspante e non c'è riscaldamento, se ne vengono in un appartamentino a Vence fuori dalla mura, a cinquanta metri dalla Cappella del Rosario decorata da Matisse. Non mi devo certo preoccupare per loro, con l'arte sono sempre in buona compagnia.
La Cappella è semplicemente stupenda, linee architettoniche semplici e pure, tetto blu, edificio bianchissimo, vetrate immense lunghe e strette. E' inserita fra due ville di fine ottocento, giardino da sballo e nel complesso c'è una casa di riposo per anziani gestito dalle suore domenicane. Al museo Matisse di Nizza ci sono tutti i disegni preparatori del Maestro per questo capolavoro, per le vetrate colorate, per i paramenti dei sacerdoti, per gli oggetti sacri. Ogni dettaglio è luminoso, essenziale e ieratico, ci si sente veramente proiettati verso il cielo.


Camminando nei dintorni il panorama non è da meno, superbe ville e natura; di fronte fra i tetti della storica Vence svetta la torre del Castello del XII° secolo.



Grazie Magda e Robert e "à la prochaine" come si usa dire da queste parti, arrivederci alla prossima volta.
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