William Hogarth, Matrimonio alla moda, la toeletta
Premessa per far capire come i quadri e le opere passassero di mano in mano, portando influenze ed ispirazioni in altri paesi, in epoche in cui non c'era internet e i potenti mezzi di comunicazione di cui siamo dotati oggi, e per un artista era più difficile entrare in contatto con altri artisti. L'esempio che segue chiarirà quello che intendo: il quadro di Correggio, che precede questo post, probabilmente apparteneva ai duchi di Mantova e fu venduto, quando le loro finanze iniziarono a scricchiolare, nel 1627 a Carlo I d'Inghilterra che non aveva ancora perso la testa. Fu quella una potente iniezione di pittura nel mondo anglosassone che fece agli inglesi superare i rigori di Holbein e portò addirittura alcuni di loro ad avere il coraggio di dipingere. Innegabilmente Hogarth fu il primo grande maestro di respiro internazionale e dall'ironia sublime quanto caustica.Particolare con il dipinto del Correggio
Di lui abbiamo approfonditamente parlato in passato, ma mi volevo soffermare su un ciclo di dipinti molto interessante. Il ciclo di dipinti in questione è del 1743, dedicato all'illusione dell'ascesa sociale attraverso il matrimonio. Gli ambienti della classe alta sono quasi sempre decorati con dipinti provenienti dalla vendita Gonzaga. In uno si intravvede una delle repliche della Gorgone di Caravaggio; per un gioco di società si possono andare ad identificare quasi tutti i dipinti. A noi interessa la ricomparsa della ninfa Io nella stanza dove avviene il risveglio della contessa. C'è tutto ciò che serve. La contessa col parrucchiere, il contino con i bigodini per evitare di portare la parrucca, i musici che allietano la scena col cantante che porta l'antenato del black tie, il servetto bimbo rigorosamente di colore che gioca von la collezione d'oggetti antichi dalla quale estrae una statuetta-pupazzo dalle ricche corna, a significare che a volte il matrimonio porta con se anche delle vistose... corna!!!