Se le caselle vittorie-sconfitte non recitassero 4-0 ma un’altra sequenza numerica si starebbe già parlando di rischio implosione; le W invece, come si sa, lavano via tutto e così gli Oklahoma City Thunder per il momento vanno avanti spediti, con i favori della critica che li vedono come i principali avversari dei Miami Heat in un’ipotetica finale NBA a giugno.
La tensione tra i due leader della squadra, Kevin Durant e Russell Westbrook, che si era già intravista negli scorsi playoff quando KD si era lasciato andare più volte a gesti di insofferenza per i troppi tiri presi dal compagno, è riesplosa nella terza partita di regular season contro i Memphis Grizzlies. Nel secondo quarto della gara, Westbrook, che ha chiuso con 4 punti e un incredibile 0/13 al tiro, ha urlato qualcosa a Thabo Sefolosha reo di aver rinunciato a un tiro piazzato da tre dopo un suo scarico; nel timeout susseguente la situazione è diventata esplosiva con i due che hanno cominciato a urlarsi contro a vicenda fino all’intervento dei compagni che li hanno divisi.
Westbrook dopo la partita non ha commentato lasciando lo spogliatoio prima che arrivassero i giornalisti, mentre Durantula ha precisato subito che non c’è nessun problema:
“Come ho sempre detto, qualche volta possiamo essere in disaccordo. Ma io sono con lui al 110% proprio come lui con me e avete visto che al rientro in campo le cose sono andate benissimo.”
La situazione però non è delle migliori e ci sono tanti esempi del passato che stanno facendo pensare la dirigenza di OKC di attuare un cambiamento, anche se perdere Westbrook è un rischio enorme visto il potenziale del giocatore. Per ora si va avanti così, e le vittorie come detto lavano via tutti i residui dei battibecchi, ma bisognerà stare a vedere quando arriveranno anche le prime sconfitte e le prime difficoltà, li si vedrà la coesione della squadra.
Questa una parte del litigio:
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake