Le case tibetane
In Tibet le case d' abitazione sono per lo più in legno, costruite sui pendii dei monti, con fondamenta in pietra e struttura portante di terra. La dimensione è determinata dal numero delle colonne, nove per le più piccole ed oltre quaranta per le più grandi. Ai lati dei cornicioni sono installate lunghe grondaie in legno per il deflusso dell'acqua.
Ogni famiglia tiene di riserva alcune grondaie del genere. Sotto le grondaie sono sistemati dei contenitori in legno, alti circa 1,3 metri e con un diametro di 1 metro, per raccogliere l'acqua. Per motivi di solidità, le grondaie e i contenitori sono realizzati con legno di pino rosso.
Le abitazioni in legno sono normalmente di tre piani: il pianoterra è utilizzato come stalla per il bestiame, il primo comprende un terrazzo, una grande sala comune che fa anche da cucina e le stanze da letto, ed il secondo magazzini per il foraggio e oggetti vari. Edifici di questo tipo sono adatti alle zone semi-agricole e semi-pastorizie, separando persone e bestiame e permettendo la conservazione di cereali e foraggio.
Cerimonie nuziali
Dal primo contatto, sino al fidanzamento e al matrimonio, i tibetani si distinguono per una serie di usanze speciali assai romantiche.Prima di sposarsi, i giovani sono molto liberi nella vita sociale, scegliendosi i fidanzati durante il lavoro o attività comunitarie come le festività e le fiere templari. Per l'occasione, le ragazze indossano gli abiti migliori mentre i giovani utilizzano le danze in gruppo per osservarle. Individuatane una, approfittando di un suo momento di disattenzione, il ragazzo le sfila all'improvviso la sciarpa e fugge. La ragazza allora lo insegue per riaverla indietro. In questo momento, il ragazzo può esprimere il suo sentimento: se la fanciulla non acconsente, si spiega francamente con il ragazzo che provvede a restituire la sciarpa, chiedendole scusa; se la ragazza è d'accordo, gli lascia la sciarpa e fissa la data e il luogo del prossimo incontro. Questa usanza è chiamata "il furto della sciarpa".
Quando i rapporti fra i due si sviluppano sino ad un certo punto, la famiglia dello sposo invita tutti gli abitanti del villaggio, mentre il figlio, insieme a decine di amici raggiunge a cavallo un luogo concordato, dove la ragazza, già vestita a festa, sta aspettando. Quindi questa viene ritualmente "rapita" e portata a casa del ragazzo: qui gli ospiti fanno scoppiare petardi, bevendo intorno al falò e cantando e danzando in segno di gioia.
La mattina seguente i genitori del ragazzo pregano gli anziani più rispettati del villaggio di recarsi a casa della ragazza ad offrire Hada (sciarpe rituali) e doni. In realtà, i doni devono essere presentati due volte, illustrando ai genitori della ragazza e agli anziani della famiglia che i due giovani si sono liberamente innamorati.
Se i genitori della ragazza accettano i regali, ciò indica che acconsentono alle nozze. Dopo di che, alcuni giorni dopo, la ragazza torna a casa per preparare l'abito da sposa. Un anno dopo, le due famiglie invitano un lama a stabilire la data adatta al matrimonio. Quel giorno le due famiglie offrono un grande banchetto a parenti e amici; la famiglia della sposa invia un piccolo corteo ad accompagnare la ragazza e la dote a casa dello sposo, mentre la famiglia di lui manda a sua volta delle persone ad accoglierla, offrendo vino a tutti. La cerimonia nuziale si conclude con un omaggio al Budda.