Pubblicato sabato, 31 gennaio 2015 da Beatrice Buscema.
News: Sergio Mattarella, siciliano giudice costituzionale, è il nuovo e tredicesimo Presidente della Repubblica Italiana; è stato eletto oggi alle 13 e 30 dal Parlamento, ottenendo la maggioranza assoluta del terzo scrutinio.
" Grazie, il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. E' sufficiente questo"; poche, semplici e significative parole quelle pronunciate da Mattarella al momento dell'intervista: ringrazia gli elettori, si leva il cappello e annuncia umilmente vicinanza alla popolazione, di cui comprende le reali mancanze.
Ed era proprio questo che probabilmente si augurava Matteo Renzi, che con questa mossa ha rimescolato le carte delle alleanze: dichiara la scelta di un uomo, per la Presidenza, super partes, poco udito, che raramente ha fatto parlare di sè e palese rappresentante, per il suo passato politico, della Democrazia Cristiana; in questo modo il Governo allontana da sè la destra berlusconiana, ma con classe: nessuno del partito ha avuto da ridire sulla scelta del candidato e sulla sua elezione, " però i modi in cui ci è stato imposto il nome non ci sono piaciuti" . Il premier ha optato per la scelta che ha ricompattato il Partito democratico e al tempo stesso lo ha isolato dalla minaccia di una troppa stretta vicinanza con Silvio Berlusconi " il magnate dei Media ", come scrive oggi il Financial Times.
A qualcuno invece l'esito delle elezioni non va proprio giù, " Sergio Mattarella non è il mio Presidente" scrive su Facebook e Twitter Matteo Salvini, leader della Lega Nord; i grillini invece sembrano abbastanza soddisfatti, soprattutto per l'apparente rottura del Patto del Nazareno.
Gli auguri al neo Capo di Stato arrivano anche dal Vaticano, tramite telegramma di Papa Francesco, " Mi è gradito rivolgerle deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano - ha scritto il Pontefice - e, auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell'unità e della concordia del Paese".