“Il vecchio che avanza” riferito all’elezione del nuovo Capo dello Stato non sarà l‘aforisma più originale, ma certamente è il più “vero”, non si deve essere originali a tutti i costi. Sergio Mattarella: Giudice Costituzionale, Democristiano, un’intera vita passata nel magma dei palazzi della politica romana … c’è qualcosa di più vecchio?
E le sue prime parole dopo la nomina “Il pensiero va soprattutto ed anzitutto alle difficoltà dei nostri concittadini” ne sono la riprova più evidente.
Con ciò non voglio dire che non sarà un buon Presidente della Repubblica, voglio solamente affermare che candidando Mattarella e facendolo salire al Colle, Matteo Renzi, il cosiddetto “rottamatore”, di fatto, è stato rottamato, la sua è tutt’altro che una vittoria, è una resa.
Non so se a Renzi possano essere attribuite qualità, di certo non è persona attendibile, quando ripete in continuazione frasi che hanno il solo scopo di farlo passare per un innovatore decisionista, come ad esempio le stra abusate “Noi tiriamo dritto” oppure “ Non ci facciamo intimidire”, ebbene, dove sta la credibilità?
E per un politico, o meglio per uno statista, la credibilità non è importante … è tutto.
Ma la parola “statista”, riferita a Renzi, suona come una bestemmia.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro