Matteo Boniciolli ha deciso di intraprendere una nuova esperienza, non solo legata al basket, ma più in generale di vita perchè spostarsi da Trieste, sua città Natale, al Kazakhstan non è di certo un passo facile. Sulla panchina dell’Astana la dirigenza ha voluto un coach con esperienza che fosse in grado di vincere fin da subito ma anche capace di lavorare con i giovani, e l’identikit ha risposto proprio Boniciolli. Basketnet.net ha raggiunto il coach e ci ha fatto una chiacchierata per saperne di più su questa sua scelta.
Ve ne offriamo i passaggi più interessanti, partendo dai motivi per cui ha scelto l’Astana:
“Le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare questa proposta sono state senza dubbio la sensazione di trovarmi di fronte ad un progetto importante e poi la forte volontà con cui l’Astana mi ha cercato e voluto; il mio nome, così come tanti altri, era stato accostato all’Alba Berlino, ma è stato un semplice contatto informativo. Sono contento di essere qui.”
Poi ha parlato di cosa si aspetta e dei problemi che potrà incontrare in Kazakhstan:
“Sarà una sfida interessante, ho seguito da molto vicino le valutazioni fatte da Messina e Scariolo sull’evoluzione del basket sovietico nel corso degli anni. La cosa interessante sarà fondere culture diverse: americani, giocatori nativi dell’ex Jugoslavia e kazaki, che hanno vinto il campionato nazionale e partecipato ai giochi asiatici. Sicuramente una delle cause che hanno determinato la mia scelta.
La società si sta attrezzando per renderci quanto più comodi i lunghi viaggi. Probabilmente viaggeremo con un charter che ci renderà le cose molto più semplici per le trasferte di coppa.
La VTB United League è organizzata in due gironi da nove, le prime due accedono direttamente alle Final Four mentre altre due arrivano tramite un playoff. L’obiettivo che ci siamo posti, visto che siamo in un girone sulla carta di ferro con Unics Kazan, Khimki e Zalgiris Kaunas, è il raggiungimento dei playoff e la vittoria della lega kazaka.”
Boniciolli ha parlato poi del grande mercato che sta facendo la sua squadra:
“Abbiamo cercato di aggiungere pezzo per pezzo i giocatori stranieri al nostro roster: prima Jerry Johnson, che è stato uno dei migliori nella finale turca con la maglia del Galatasaray, e poi Rawle Marshall, secondo miglior marcatore del campionato greco con la maglia dell’Aris Salonicco. Per completare il pacchetto esterni abbiamo preso Branko Cvetković, abile ad inserirsi e a sfruttare lo spazio creatogli dagli altri due esterni. Inoltre abbiamo sfruttato i nostri soldi in questo momento di crisi e la validità del nome Astana nello sport.
Per completare il roster abbiamo in mente diversi nomi, a seconda del nome e della spesa del centro, verrà scelta l’ala grande. Piuttosto che i nomi, il nostro 4 avrà le caratteristiche di un lungo moderno, alto con tiro da tre punti. In questo modo avremo un 5 con fisicità dentro l’area ed un 4 che gli apre il campo.”