È un seduttore, un donnaiolo. Un ateo dichiarato. Ama vestire bene. Capi firmati, accessori all’ultimo grido. È un boss postmoderno, Matteo Messina Denaro. Ha vissuto l’epoca più sanguinosa di Cosa Nostra. Ha ucciso tante persone “da riempire un cimitero”. Ha vissuto le guerre di mafia degli anni ’60 e ’80, i grandi attentati, le bombe a Milano, Roma, Firenze. È tradizione e modernità insieme. Boss ai tempi di facebook, è personaggio glamour, icona pop. Finita l’era delle stragi, Messina Denaro si è fatto interprete della mafia della “sommersione”. E si occupa di affari, appalti, riciclaggio, imprenditori-burattini.
L’invisibile di Giacomo Di Girolamo è la prima monografia sull’ultimo grande latitante della mafia siciliana, quella che ha fatto tremare l’Italia tra gli anni ’80 e ’90. Quella che ancora regge le fila di una grossa fetta di economia isolana. Un’enciclopedia, una Bibbia su una figura ormai quasi mitica, che Di Girolamo pagina dopo pagina cerca di spogliare di ogni aura leggendaria. Informare per conoscere. Contestualizzare. Razionalizzare. Ecco la vera utilità del libro.
L’autore 33enne, direttore di www.marsala.it e di Rmc 101, la radio più ascoltata della provincia di Trapani riesce a gestire le fila di centinaia di vicende, aneddoti, dati e informazioni. Viene fornita così un’ampia ricostruzione, acuta e documentatissima, della vita di Messina Denaro. Ma non solo. Il superlatitante di Trapani è la pietra angolare attraverso cui raccontare tutto un periodo storico, un humus socioculturale, una sfida civile.
Già, L’invisibile non racconta soltanto. Interviene. Lo stratagemma retorico è la narrazione dei fatti in seconda persona singolare. L’autore scrive direttamente a lui, a Matteo Messina Denaro. E gli dà del tu, oltretutto. Non è solo un’inchiesta giornalistica, questo libro. È una testimonianza personale. In quel “tu”, in quel vocativo coraggioso e iconoclasta, c’è anche un “io” malcelato e pronto a mostrarsi. L’esperienza del giornalismo di frontiera, della passione dell’informare in quel “corno ottuso di Sicilia” che è la provincia di Trapani. Sonnacchiosa, smemorata, lontana dai riflettori. E forse proprio per questo brodo di cultura della mafia più dura a morire.
“Racconto fatti gravi… - scrive l’autore - sotto gli occhi di tutti. Eppure sembrano irrilevanti. Non producono alcuna conseguenza tra le persone. Noi siciliani oggi siamo depotenziati…Non siamo morti, ma neanche vivi. Siamo in una specie di indeterminato letargo, convinti che prima o poi tutto questo passerà…che il più grande degli scandali pubblici non è minimamente paragonabile al più piccolo dei benefici”. (Nino Fricano)
Titolo: Matteo Messina Denaro. L’invisibile
Autore: Giacomo Di Girolamo
Editore: Editori Riuniti
Anno: 201
Pubblicato su www.whipart.it
Tags: giacomo di girolamo, l'invisibile, mafia, marsala, matteo messina denaro, trapani, whipart
Scritto da Nino Fricano il 14 marzo 2011 alle 07:00 | Fruizioni, Sguardo dal sud. Segui i commenti con il feed RSS 2.0 Qui trovi tutti gli articoli di Nino Fricano You can leave a comment, or trackback from your own site.