Matteo Renzi, l’altra metà del cielo

Creato il 06 maggio 2014 da Pietro Acquistapace

 Di Matteo Renzi si parla molto, troppo. Matteo Renzi parla molto, troppo. Quello di cui non si parla è cosa rappresenta Matteo Renzi, per quali ragioni a capo del maggior partito di sinistra nel nostro paese c’è oggi una persona accusata di essere un “clone minore” di Berlusconi, non amato da molti aderenti alla sua stessa parte politica, e in rotta con la CGIL, uno dei baluardi di quella parte politica. Eppure Matteo Renzi ha fatto molto.

Innanzitutto Matteo Renzi ha finalmente traghettato la sinistra italiana nel post comunismo, senza fare troppe analisi (ossia come fatto dal crollo del muro di Berlino in poi) oggi il PD può dimenticare la Storia tout court, ricostruendosi una verginità politica, morale ed intellettuale. Matteo Renzi ha portato leggerezza, e molti cinguettii, agli elettori di sinistra stanchi di dover fare i conti con la propria coscienza (per quello esistono altri partiti). La sinistra finalmente è laica, grazie a Matteo Renzi.

Matteo Renzi ha portato a termine la rincorsa alla classe medie, anzi ha fatto molto di più. Mentre i suoi precedessori, ancora gravati dalla tara ideologica, miravano alle classi medie in termini elettorali Matteo Renzi ha permesso alla sinistra italiana di dichiararsi classe media, realizzando con il crollo di questo tabù un vero capolavoro. Senza riconoscere questo non si potrebbe capire il rapporto con Berlusconi. Colui che assiste gli anziani (part-part-part-time) ha sempre ben rappresentato le classi medie, quindi combatterlo significava inimicarsi quelli stessi votanti che si voleva sottrarre, Matteo Renzi l’ha capito, viva Matteo Renzi!

Finalmente, grazie a Matteo Renzi, gli elettori di sinistra possono usare Facebook, mangiare nei fast food e non aiutare vecchiette ai semafori, tutto questo senza nessun senso di colpa: la vera crisi oggi in Italia non è economica ma culturale. Lo stesso modo con cui si affronta il tema dell’abolizione del senato, ossia come fosse una semplice nota spese, esprime bene come oggi Matteo Renzi abbia sdoganato l’abolizione del pensiero in quanto non produttivo. La scelta tra monocameralismo o bicameralismo è semplicemente una delle basi della democrazia, ma grazie a Matteo Renzi si può dire anche a sinistra che queste sono questioni vecchie e noiose.

Le classi di sinistra ormai sono medie e impazzite, pronte a tutto pur di negare la perdita di potere d’acquisto. La povertà è uno spettro che si aggira per l’Europa meglio esorcizzarlo negando sempre. Come Matteo Renzi che nega affermando, mille promesse significano nessuna certezza, meglio confondere le idee. La trattativa con Genny ‘a carogna – ripeto: Genny ‘a carogna – Matteo Renzi dice non esserci stata ma Matteo Renzi la ritiene sbagliata e fuori luogo, solo un esempio di un’arte imparata altrove. Matteo Renzi è il nulla che nega, il nuovo che guarda in basso, la cover di un I-Phone senza campo.

E come classi medie gli elettori di sinistra possono approvare le politiche di Matteo Renzi, che fino a poco tempo avrebbero definito di destra. Appena fatto il loro debutto in società gli elettori di sinistra non vogliono lasciare il ballo, meglio accettare la distruzione dei diritti dei lavoratori, la criminalizzazione del pubblico, sognando un mondo globalizzato ed americano (il grande show che nasconda la realtà) ma rischiando di sostenere una possibile deriva autoritaria. L’importante è l’atterraggio ed a sinistra non si vuole certo aprire gli occhi, a costo di dimenticare il paese reale, insieme a Matteo Renzi. La sinistra rischia quindi di diventare l’alfiere della globalizzazione, araldo dei poteri forti e la cosa potrebbe essere molto pericolosa.

A sinistra si vuole essere rassicurati, non importa come. Matteo Renzi offre rassicurazione, senza dover votare altrove. Come scriveva Pasolini il futuro è imminente e apocalittico, e Matteo Renzi ne è il profeta. Il vero problema è il fatto che chi a sinistra si oppone a Matteo Renzi spesso è il vecchio che puzza di vecchio, che del nuovo non ha capito davvero nulla. Il grosso successo di Matteo Renzi è l’essere il miglior nulla a disposizione, il che lo fa imbattibile. Presentabile, brillante, giovane e tremendamente vuoto, ma in un mondo sempre più privo di contenuti va bene così.


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