Matteo Renzi risponde a Roberto Saviano: ecco come combatterò la mafia

Creato il 03 marzo 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: Ivan Lagrosa 3 marzo 2014 in Attualità, News, Politica, Società Inserisci un commento

Dalle pagine di Repubblica, lo scrittore e giornalista Roberto Saviano, pochi giorni fa, aveva lanciato un appello rivolto direttamente a Matteo Renzi perché si facesse carico di affrontare un problema enorme come quello dei capitali dei clan mafiosi, un tesoro che ammonta a 170 miliardi, il 10% del nostro Pil

Mi farebbe piacere sapere”, scrive Saviano, “che il tema del contrasto alla criminalità organizzata diventasse una questione fondamentale, una questione economica”. Il tema dei capitali criminali deve “diventare la tematica fondamentale da affrontare, non semplicemente una delle tante”.

Il Premier ha preso quindi carta e penna e ha risposto all’appello di Saviano, elencando i punti fondamentali di quella che sarà la lotta alla criminalità organizzata che il Governo si impegna a portare avanti.

So che tu (Saviano) e tutte le persone che lottano continuamente contro le mafie vi aspettate che la lotta alla criminalità organizzata diventi davvero la priorità del Governo e delle Istituzioni. Questo impegno io lo assumo”.

In che modo?

Prima di tutto aggredendo il patrimonio della “Mafia Spa” attraverso “l’introduzione del delitto di auto riciclaggio” e attraverso una giustizia che sia “più veloce e più efficace”. A questo proposito, il pool antimafia istituito a Palazzo Chigi e composto, tra gli altri, da Roberto Garofoli, il procuratore aggiunto Nicola Gratteri, il docente di procedura penale Giorgio Spangher e il dirigente della Banca d’Italia Magda Bianco, avrà il compito di individuare quali sono “gli strumenti migliori per rendere più incisiva la lotta alla criminalità organizzata”.

In secondo luogo, sostiene il Premier, è necessario “ripensare” lo strumento della certificazione antimafia, oggi facilmente aggirabile, e introdurre quindi un sistema di controllo che permetta veramente di individuare la provenienza dei capitali, debellando in questo modo il fenomeno dei prestanome.

Altro punto sul quale il Governo si impegna ad intervenire è quello riguardante l’Agenzia Nazionale Beni Confiscati: è necessaria una riforma che dia a questo ente una maggiore capacità di agire in tempi rapidi ed in modo efficace.

Un aspetto cruciale della lotta alle mafie è inoltre l’infiltrazione negli enti locali: nei Comuni sciolti per mafia va individuato un commissario con competenze manageriali in modo che sia in grado di operare a “tempo pieno” nella gestione del Comune, eventualmente anche in deroga al patto di stabilità per liberare risorse preziose da investire sul territorio.

L’ultimo punto affrontato da Matteo Renzi è quello della protezione ai collaboratori di giustizia, ai giornalisti e a tutti coloro che si oppongono allo strapotere della criminalità organizzata. Tutte queste persone, afferma il Premier, non devono assolutamente essere lasciate sole.

Buoni i propositi, speriamo in una loro rapida attuazione.

Intanto Roberto Saviano sul suo profilo Facebook scrive: “Renzi risponde con questa pubblica promessa. La prendo sul serio, come un impegno vero. Il compito di chi come me ha fatto della propria vita denuncia è osservare e descrivere ciò che vede e non abbassare la guardia. Mai”.

mafia matteo renzi Roberto Saviano 2014-03-03


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