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Mattinata da utente

Creato il 20 giugno 2014 da Federbernardini53 @FedeBernardini

Palagi

Di Sonia Maioli   C’è un vecchio ospedale a Firenze, I.O.T. Sul viale dei Colli, quello che porta al Piazzale Michelangelo. E’intitolato a Piero Palagi, insigne ortopedico, vi si curavano tutte le affezioni delle ossa, prima fra tutte la displasia congenita dell’anca.

Lo conosco da sempre. Le numerose distorsioni di caviglia, le ingessature per motivi vari mi hanno portato lì in tenera età.

Diventato un Day Surgery, ci ho anche lavorato, accoglienza di donne che hanno deciso di interrompere volontariamente la gravidanza.

Per il mio lavoro lì ho raccolto lacrime, rabbia, timori. Consolato, rimbrottato, rassicurato.

Oggi è toccato a me essere utente, una visita con l’anestesista che mi assisterà durante un noioso esame invasivo.

Sono una donna anche io, il tempo passa e il mio corpo, sottovalutato in salute, comincia a mandare segnali di stanchezza.

Aspettavo, dopo il caffè, di essere chiamata, ne ho approfittato per fumare una sigaretta.

I padiglioni sono adagiati su una collina, terrazze che si aprono sulla città.

Si gode una vista splendida, sembra di poter accogliere nelle mani Firenze.

Piccoli pezzi di giardino, quasi completamente  incolti, si frappongono fra i vari corpi dei vari padiglioni.

Osservavo le piante che crescono spontaneamente.

Mi sorprende sempre la pervicacia con la quale la natura si impossessa di ogni piccolo spazio, magari con pochissima terra, facendolo proprio

e permettendo alle piante di crescere, spesso anche per la nostra salute.

Quanta ricchezza!

Molti profumi, sicuramente, ma il mio naso ha imparato a “chiudersi” appena entro in un ospedale qualunque… tanto li conosco,

li ricordo.

Ce ne sono di parecchie specie, alcune officinali, altre solo “erbacce”.

Riconosco la Sulla, ricca di polline, che dà un miele dolce e leggero.

Il Trifoglio, ricco di isoflavonoidi, utili per sostituire, in parte, ormoni che spariscono con la menopausa.

Immancabili gli Iris, curativi anche loro, i Nontiscordardime, il Tarassaco, alcune insalate di campo.

Mattinata da utente

C’è una piantaccia tenace, il profumo intenso, oleoso, a volte nauseante sotto il sole, lungo stelo, fa piccoli fiori gialli, il Centauro giallo.

Una fitta al cuore.

Mi riporta al dicembre del 2007, Nanni era stata addormentata, il veterinario ci offrì di poterla seppellire in un pezzo di terreno apposito.

Scavammo sotto la neve, il profumo di questa pianta arrivò, prepotente, appiccicoso come le foglie.

A Nanni piaceva molto strusciarsi a quei fiorellini, mi sembrò quasi un buon letto, insieme alla sua coperta preferita.

Adagiata lì, dentro una scatola di cartone, fagottino blu Cina e fucsia dal quale sbucava la sua testa  bianca, serena finalmente, in mezzo al profumo.

Così, mentre continuo a fare l’inventario delle erbe curative, commestibili e no, Nanni è con me, come spesso capita.

Nanni

Immagini:

I – Il Palagi

II – Centauro giallo

III – Nanni



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