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Mattinata in beauty-farm

Creato il 28 luglio 2010 da Zoe
Mattinata in beauty-farm
Ogni mercoledì, Carla ed io passiamo qualche ora nel termarium della palestra che frequentiamo: piscina idromassaggio, docce emozionali, fanghi, impacchi vellutanti alle alghe marine. Oggi proveremo quel trattamento agli estratti di cacao di cui abbiamo letto sullo scorso numero di Vogue e che abbiamo prenotato da giorni.
–Ragazze, è arrivata la nuova linea di spugne; se avete raggiunto il livello MSCS –che sta per mens sana in corpore sano -avete diritto a questi gioiellini
I gioiellini di cui parla il ragazzo della reception sono due deliziosi accappatoi per la sauna: praticamente degli abitini di cotone lavorato a nido d’ape, con piccoli e discreti loghi del termarium sui bottoncini che li tengono chiusi su un lato.
Ci affrettiamo a rinnovare l’iscrizione alla palestra per il prossimo trimestre e otteniamo, così, l’ambito livello MSCS. Nella sala Koro, ci attendono due esperte di massaggio aromaterapico, che ci accolgono con grandi sorrisi e due improponibili tanga in garza di cotone da indossare per non danneggiare gli slip con i prodotti che verranno usati nel trattamento. Rifiutiamo categoricamente l’idea di coprirci con quelle sole veline inconsistenti: le estetiste si lanciano un’occhiata di disapprovazione e bisbigliano qualcosa sul nostro atteggiamento provinciale e sulla loro professionalità, messa a dura prova da clienti arroganti come noi. Poi tornano a stamparsi in faccia i sorrisi di prima e prendono a spalmarci un primo strato di fango termale. Quando io e Carla proviamo a scambiare due parole, l’estetista cui è toccato il compito di avvolgerci nel cellophan ci zittisce in modo deciso: -Ragazze, durante questi trattamenti, è assolutamente sconsigliato chiacchierare. Se volete trovare la pace ed entrare in uno stato di rilassamento totale, conviene che smettiate di parlare, chiudiate gli occhi e vi lasciate avvolgere dai benefici dell’aromaterapia. Tra pochi minuti, nella sala verrà diffuso un vapore balsamico. Si tratta della prima fase, la “Monti andini”
Questa esperta di aromaterapia comincia già a farmi innervosire, ma quando sto per aprire bocca, sento le sue mani che mi massaggiano le tempie. –Rilassati, immagina una linea che parte dai tuoi piedi, sale lungo la colonna vertebrale, percorre la tua testa e ne esce fuori per proseguire oltre, oltre, infinitamente
Okay, forse è il caso di cominciare a preoccuparsi. La tipa mi era stata presentata come una diplomata all’accademia di aromaterapia di Kyoto. Non pensavo esistesse nulla del genere, ma lei sembra essere molto convinta del fatto suo.
–E’ l’ultima arrivata della nostra grande squadra e ha ottime referenze. Vedrà, che professionalità!
Così mi era stata presentata dalla receptionist, quando ero andata a prenotare il trattamento. Chiudo gli occhi e provo a rilassarmi veramente. Sento Carla che ridacchia, le lancio un’occhiata severa e decido di lasciarmi guidare da una così saggia massaggiatrice.
E se andasse a finire come la seduta di talassoterapia del centro benessere di Milano? Stavo quasi per addormentarmi, quando la mia pace è stata interrotta dagli spruzzi d’acqua puntati proprio in direzione delle mie narici! Oppure, come quella volta in cui una signorina giapponese ha cominciato a passeggiare sulla mia schiena, dopo uno shatsu! Ma no, la fase “Monti Andini” sembra davvero voglia sciogliere la tensione che ho accumulato negli ultimi mesi. Un penetrante profumo di menta si diffonde attorno al mio lettino, le luci della sala Koro diventano verdi, di un verde davvero piacevole. Il suono dell’acqua che scende da una piccola fontanella per poi scorrere sulle pietre bollenti che giacciono sul fondo di questa e trarne un vapore profumato, provoca in me una sensazione di tranquillità davvero unica.
L’estetista mi invita a lavare via il fango nella doccia –balsamica anche quella- e a distendermi su un nuovo lettino, nella sala Wuvulu. Qui passeremo alla seconda fase del trattamento, quella che include il bagno di cioccolata. Il bagno consiste nell’immersione in una vasca riempita con una fanghiglia agli estratti di cacao, dall’odore davvero penetrante, e che mi fa venire una gran fame! Devo distrarmi dal mio stomaco e concentrarmi su qualcosa d’altro, come mi ha insegnato l’istruttore di yoga! Ecco, la fiamma di quella candela ai fiori d’arancio può andare: terrà la mia mente impegnata! La candela, la candela!
–Signorina, dovresti mangiare di più! La bellezza del corpo è nell’assenza di prepotenti desideri nell’anima, non nell’abitudine a diete strampalate…
Prepotenti desideri? Oddio, ha sentito il brontolio del mio stomaco! Faccio un sorrisino e farfuglio qualcosa sui Sette Savi, per dimostrarle che non sono una ragazza superficiale!
Lei esce, mi lascia sola per cinque minuti piuttosto piacevoli, poi viene ad aiutarmi ad uscire dalla vasca fangosa e completa il trattamento cospargendomi di olii essenziali.
Nell’ingresso del termarium c’è Carla, che ha terminato poco prima di me, visibilmente soddisfatta: -Lavanda è davvero un’esperta
-Lavanda? Che razza di nome è, Lavanda?
-L’aromaterapeuta, sai nella suola giapponese che ha frequentato, imponevano alle allieve un nome, tipo… Sai, tipo le suore!
-Okay, Carla!... Dopo la passione per il giardinaggio, c’era da aspettarsi la fissa per l’aromaterapia!
-Eddai, girl, l’aromaterapia è una cosa seria!

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