Maturità 2010. Ma le tracce dei temi le ha elaborate Bonolis?

Tali e quali al palinsesto di Canale 5. Le tracce dei temi d’italiano andate in onda questa mattina per la gioia di 500.694 studenti di 25.244 quinte classi, sembrano la versione demenziale di una puntata qualsiasi di Ciao Darwin, con l’aggravante che i telespettatori travestiti da studenti si giocano la maturità e non di finire a lottare contro i ragni. Le “foibe”. Ancora revisionismo, ancora “tutti colpevoli nessun colpevole”, ancora odio e l’esordio, nella storia repubblicana dell’unico tema che, ripassando le regole minime dell’italiano, potrebbe scrivere solo Gasparri copiando La Russa. Ma non sbarcano solo le foibe, arrivano gli Ufo e la domanda che Bonolis solitamente fa quando cerca di arrampicarsi sugli specchi dell’intellettuale: “Siamo soli nell’universo?” Peccato che la stessa domanda la poneva Quelo qualche anno fa con ben altri risultati comici. Il “ruolo della musica nella società” è il tema d’attualità e cita Aristotele per mascherare il vero protagonista della querelle musical-trash che risponde al nome di Marco Carta. L’alunno dovrà anche descrivere l’emozione che prova ascoltando il nuovo inno nazionale Meno male che Silvio c’è o, di notte, nel letto Ne me quitte pas cantata direttamente da Silvio Berlusconi con Fidel Confalonieri al pianoforte. C’è anche il film serale delle 21.10, interrotto da 3473 spot pubblicitari: La ricerca della felicità che, i geni che hanno concepito le tracce di quest’anno, hanno giustamente inserito nell’ambito socio-economico prendendo come spunto i cassintegrati dell’Asinara. Nell’era di Silvio Berlusconi poteva mancare un tema sul “piacere”? Assolutamente no e per sottolinearne ancora di più l’importanza (mutuata direttamente dalle esperienze del Capo sul lettone di Putin e a Villa Certosa), agli allievi è stata mostrata la foto di Topolanek in piena forma. Tema della maturità dedicato ai giovani e al loro rapporto con la politica. Allegati documenti di grandi leader, “grandi personalità della politica” recita la traccia. E chi sono le grandi personalità? Togliatti, Giovanni Paolo II, Aldo Moro e, udite udite, il più grande statista italiano di sempre: Benito Mussolini, autore sopraffino delle leggi razziali, delle stragi di eritrei ed etiopi nonché socio del benefattore e premio Nobel per la guerra Adolf Hitler in arte il Fürer. Appositamente elaborati per incrementare il numero di aspiranti alle selezioni di Amici e del Grande Fratello, i temi degli esami di maturità di quest’anno brillano come stelle di plastica nell’universo dell’ignoranza del regime di Mr. B. Quando venne resa nota la lista dei ministri del governo di pelouche di Silvio, ci siamo domandati come diavolo avessero fatto Mariastella Gelmini e Sandro Bondi ad essere nominati rispettivamente ministro dell’Istruzione e della Cultura. La risposta è arrivata, secondo il Berlusconi pensiero la scuola e la cultura devono essere abolite d’ufficio. Non più carne da cannoni, ma adipe da cannoli e fanculo la cultura.