Maura Ruggeri, no al bilancio: “Quadrano i conti a spese della città”

Creato il 23 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Che cos’è il Partito democratico? Maura Ruggeri che smonta il castello di carte, ad una ad una, costruito dalla giunta Perri e dall’assessore Nolli. Non c’è dubbio che le intenzioni della giunta siano state ben altre: la macchina del centrodestra perrista però non ha funzionato. Scarsissima, forse zero autonomia, programma che non inquadra la tutela degli interessi di parte messi in campo. L’amministrazione non è la testa pensante della città, che appare disarticolata, senza guida e senza una prospettiva.
Maura Ruggeri è il Pd, è la capogruppo in consiglio, dove i consiglieri dovevano fare opposizione e si sono battuti duramente. Ma lo spirito della ex assessore ai servizi sociali animerà il partito, dovesse tornare a vincere a Cremona? E gli altri consiglieri che hanno dato alla politica tutto quello che potevano avranno il peso politico che meritano o il partito è sul mercato? È un rischio che i partiti corrono. Hanno un costo, possono sostenere alcuni obiettivi efficacemente e altri no. Su di loro possono pendere minacce di conquista. L’autonomia tanto voluta dal segretario Magnoli è in pericolo, se il crack che lacerato il Pd a brandelli non si ricomporrà in una nuova classe dirigente. Intanto restano le parole di Maura Ruggeri. Chissà che rileggendole tra due anni nessuno abbia di che vergognarsi.

L’amministrazione Perri si affida esclusivamente a ragioni numeriche, ma non basta far quadrare i conti per essere buoni amministratori.
Il consuntivo del terzo anno della amministrazione Perri, non si legge solo nei numeri, si legge andando a vedere com’ è cambiata la città, si vede nella soddisfazione dei cittadini, nella coerenza tra gli obiettivi dichiarati ed i risultati, coerenza che non si vede e che non risulta.Va bene far quadrare il bilancio, ma al PD interessano soprattutto le ricadute sui cittadini delle scelte che stanno dietro ai numeri e questo bilancio è negativo.
In questi anni di governo del centro destra sono state aumentate in modo esponenziale tasse e le tariffe dei servizi senza salvaguardare le fasce più deboli come chiedeva il PD, è vero che i trasferimenti per i comuni sono costantemente diminuiti i fondi destinati al sociale drasticamente ridotti, ma c’è modo e modo di chiedere sacrifici ai cittadini.
Non è vero che tutte le amministrazioni , di destra o di sinistra che siano, si sono comportate allo stesso modo: Milano ha certo un’ imu sulla seconda casa più alta della nostra, ma la Giunta Pisapia lascia l’aliquota IMU prima casa allo 0,4 e la stessa aliquota è considerata per gli alloggi degli anziani ricoverati in RSA purchè non affittati ; inoltre la Giunta Pisapia ha previsto un’esenzione totale dell’IRPEF per i redditi fino a 33.500 euro.
Questo è un’esempio di scelte politiche che sono coerenti con un obiettivo di attenzione alle fasce deboli, pur dovendo chiedere sacrifici ai cittadini.Questo a Cremona non è avvenuto, anche se il PD aveva chiesto di dare segnali di questo tipo sul preventivo 2012.
Qual è allora la restituzione ai cittadini dei sacrifici richiesti? Come sono stati investiti i loro soldi? Non ci sembra che aumentando tasse e tariffe, sia aumentata l’assistenza delle fasce deboli, non ci sembra che sia migliorata la manutenzione delle strade e degli edifici pubblici.I problemi della viabilità di cui l’ammnistrazione Perri ha fatto una bandiera restano nella massima parte irrisolti,il piano della sosta non vede ancora la luce, nonostante gli annunci la raccolta differenziata porta a porta non decolla, assistiamo alla protesta delle periferie, alla delusione ed al fortissimo dissenso delle categorie del commercio , le cui associazioni chiedono a gran voce di votare contro il nuovo PGT.
E’ palesel’insoddisfazione del personale comunale che non si sente coinvolto e valorizzato, che protesta per processi di riorganizzazione che si assommano in maniera inconcludente , per consulenze che lasciano il tempo che trovano. Si è persa l’occasione di dare un segnale importante di riduzione dei costi della politica , quello cioè di portare il numero degli assessori ad otto, ottemperendo ad un indirizzo del Consiglio comunale che andava in tal senso, evitando la sostituzione del vicesindaco Malvezzi, redistribuendo le sue deleghe come si è fatto in l’ammnistrazione provinciale, Il PD chiede una verifica politica seria, ma la Giunta non affronta i problemi, nonostante l’ennesima crisi che l’ha investita, nonostante il clamore suscitato dalle dichiarazioni alla stampa del vicesindaco Nolli sui suoi colleghi, nonostante lo scollamento dichiarato con la maggioranza politica che la sostiene .
E’ un consuntivo politico quello che l’Ammnistrazione dovrebbe fare, una valutazione seria e preoccupata sul proprio operato ad un anno dalla scadenza del mandato.
In realtà alla Giunta Perri, è mancato fin dall’inizio un collante importante: è mancata, un’idea di città, una visione strategica comune e, senza questa, si possono forse far quadrare i conti, ma non si governa una città.

Maura Ruggeri, capogruppo Pd

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