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Mauritius: prime impressioni dall’isola

Creato il 04 dicembre 2013 da Nonsoloturisti @viaggiatori

“Mauritius was made first and then heaven; and heaven was copied after Mauritius.”

Trou aux biches, Mauritius

Ogni volta che ho a che fare con l’isola di Mauritius mi viene in mente questa frase di Mark Twain: quando si mette piede qui si ha davvero la sensazione di aver fatto un passo in paradiso. Mettere piede qui vuol dire riprendere un po’ a fare i conti sul serio con i propri sensi, che spesso non li stiamo a disturbare troppo anche se non sarebbe male.

Flamboyant, Mauritius

A Mauritius non si può. Il verde che disegna la parte interna dell’isola pare quasi voler svegliare dal torpore quegli occhi fin troppo abituati alle tonalità un po’ sbiadite della vita di tutti i giorni, e l’azzurro dell’oceano non se ne sta certo a guardare, anzi. Ci mette del suo. Gli alberi di flamboyant pennellano il cielo col loro rosso sfacciato e sembrano quasi rincorrere le nuvole per andare a fare un po’ di solletico.

Trou aux biches, Mauritius

Mauritius riempie le narici col suo profumo leggero di frangipani: si sente appena ma rimane addosso come i ricordi migliori, non va più via. Mauritius ha un carattere deciso, di quelli che sanno farsi rispettare: lo si capisce subito se ci si imbatte, ad esempio, in uno dei suoi rhum, che scivola giù per la gola regalando scorci di vita vissuta nelle distese di canna da zucchero, e quando ormai sembra essere andato via, ecco che ritorna. A sorpresa esplode un profumo che si sente fin dentro al naso e sale alla testa.

Mauritius stordisce.

Trou aux biches, Mauritius

L’impatto è quello, ma quando finalmente ci si sdraia in spiaggia e si tende l’orecchio, l’unico rumore che rimane a tenere compagnia è quello del silenzio, interrotto ogni tanto da qualche onda che si avvicina alla riva quasi con la paura di disturbare, proprio nel momento in cui l’acqua prende in prestito il suo colore dall’argento, quando il sole inizia a sbadigliare. E allora non rimane che abbandonarsi, arrendersi finalmente a quest’abbraccio che si aggrappa a tutti e cinque i sensi, perchè è arrivato il momento. Il momento di capire davvero quest’isola, in tutto il suo carattere complesso ma gentile.

E allora non resta che alzarsi dalla spiaggia e andare a scoprirla per davvero: siete pronti?

Mauritius, Hybiscus

Mauritius: prime impressioni dall’isola

Cabiria

Maledettamente curiosa, ho trovato nei viaggi e nella scrittura quello che mi permette di tenere un po’ a bada questo spirito irrequieto che mi mette alla prova da trent’anni. Amo i libri, la cucina (ahimè!) e amo tutto ciò che è bello (dicono che è perché sono bilancia, ma ci credo poco). Da pochissimo nel mondo dei blog, mi ci sono buttata con tutte e due le scarpe… staremo a vedere che succede!

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