Stupefacente, anzi ovvio: il Pd vuole reclutare un altro dei simboli più funesti dello sfrenato liberismo italiano, sempre pronto a sfruttare lo Stato e a far pagare a prezzo carissimo qualsiasi servizio offerto ai cittadini. Mauro Moretti è quell’amministratore delegato delle Ferrovie che riuscì a dichiarare in un periodo di gravi disagi dovuti alla neve: “Volete viaggiare? Portatevi due panini e una coperta da casa”. Per questo fu sommerso di elogi da parte del centrodestra berlusconiano. Ci fu anche chi commentò: “Quando sento parlare così mi si allarga il cuore dalla felicità”, ma lo disse un esponente berlusconiano, non era certo questa l’opinione dei pendolari, costretti a disagi di ogni genere mentre le Ferrovie investono sui treni superveloci e non su quelli regionali. Eloquente la stessa agenzia Adnkronos.
foto del coordinamento dei pendolari di Pavia
Roma, 5 gen. (Adnkronos)- Durissima presa di posizione delle associazioni italiane dei consumatori contro la possibile candidatura alle prossime elezioni politiche dell’Ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, nelle fila del Pd. Il no alla candidatura di Moretti nel partito democratico arriva da Codici, Codacons e Movimento Difesa del Cittadino che hanno inviato oggi un appello al segretario Pierluigi Bersani.
“La sola idea di candidare un soggetto che per anni ha dimostrato totale spregio dei diritti degli utenti ci disgusta e ci indigna” affermano le associazioni. “Abbiamo inviato oggi -informano- un appello al Segretario del Pd, Pierluigi Bersani, chiedendo di fare marcia indietro su tale candidatura, informandolo che, in caso contrario, daremo indicazione ai consumatori italiani di non votare il Pd alle prossime elezioni”.
“In qualita’ di rappresentanti dei consumatori italiani, e anche come utenti del servizio ferroviario gestito da Fs, -scrivono tra l’altro le associazioni dei consumatori a Bersani- Le manifestiamo il nostro sconcerto per questa candidatura, in quanto Moretti da anni e’ il principale responsabile della situazione di pesante disagio dei viaggiatori italiani, soprattutto dei milioni di lavoratori pendolari che ogni giorno devono recarsi in fabbrica e in ufficio utilizzando treni vecchi, sporchi, privi di manutenzione, con toilettes chiuse, in perenne ritardo quando non improvvisamente cancellati”.