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Max Gallo e i Dinamici

Creato il 13 novembre 2011 da Athos Enrile @AthosEnrile1
Max Gallo e i Dinamici
Alcunigiorni fa ho segnalato l’imminente avvio della rassegna musicale “OLTRE LAMUSICA”. 
Al seguente link si possono reperire le informazioni necessarie:
http://athosenrile.blogspot.com/search/label/%22OLTRE%20LA%20MUSICA%22-1%C2%B0%20rassegna%20di%20Cairo%20Montenotte

Lo start deglieventi avverrà il 17 dicembre con “Max Gallo e i Dinamici”, grande banddi nove elementi dedita alla musica swing.Ho posto a Federico Perrone,membro storico del gruppo, qualche domanda tesa a mettere in evidenza lafilosofia musicale del gruppo.Al terminedell’intervista un po’ di biografia.
L’INTERVISTADalla lettura della vostra biografiarisultano chiari gli intenti ed il progetto. Ma… come nasce l’amore per un tipodi musica temporalmente lontana da voi? Quale spinta ha portato musicisti contradizioni rock o studi classici, verso un genere così inusuale da proporre?L’idea èproprio quella, vogliamo proporre qualcosa di “originale” riferendoci alcontesto in cui tutti noi abbiamo avuto esperienze musicali. Alcuni di noi e miriferisco ad Alberto, Fiello e Marco, sono molto impegnati ad ottenere successonella musica Jazz, è già stato pubblicato un CD e presto ne arriverà un altro.Sostanzialmente  eravamo stanchi diproporre sul palco brani conosciuti dalla grande maggioranza del pubblico; considerando che negli anni ’80 c’eraun gran numero di complessi che proponevano musica Rock, l’idea di “Max Gallo ei Dinamici” ci è sembrata vincente. Artisti come Carosone, Buscaglione e moltialtri  ci hanno sempre affascinato e dopoaver scoperto Ray Gelato ci siamo adoperati per ricercare altre fonti. Il vostro progetto nasce molto tempofa, alla fine degli anni ’80, ma non ho trovato grandi supporti in rete e nonci sono vostri album disponibili. Se è vero che si suona principalmente perrispondere ad  esigenze personali, èaltrettanto vero che la soddisfazione passa attraverso l’interazione colpubblico e quindi una diffusione del proprio “lavoro” , oltre ai concerti (doveperaltro i supporti audio/visivi sono sempre richiesti). Questa “mancanza” èvoluta e fa parte della “genuinità” della vostra proposta?E’ vero èuna nostra pecca, in effetti è il tempo che manca, ci vorrebbe un manager unpromoter che ci seguisse. Purtroppo l’altro lato della medaglie è che per lamusica non ci sono soldi, e per un gruppo di queste dimensioni non tutti sonodisposti a spendere cifre adeguate.Sempre nella vostra presentazione sievidenza l’impronta acustica e la volontà di ricercare la fedeltà diriproposizione di musica “antica”. E’ possibile ottenere buoni risultatiattraverso l‘utilizzo di nuove tecnologie? Si èsenz’altro possibile ottenere buoni risultati sfruttando tutte le tecnologie,anche se a volte non si riesce a “stargli dietro”. Sono convinto però chespesso vengono utilizzate per “mascherare” problemi di esecuzione e miriferisco a basi, midi files, tastiere che consentono a tutti di cantarequalunque brano e quant’altro. Per questo genere non sono fondamentali neutili,  anzi, non servono.
Esistono musiche che, al di là dellaclassica, si possono considerare immortali. Dove  e come collocate lo Swing degli anniquaranta/cinquanta? Gli autori di quel periodo erano incredibilmentebravi e prolifici,  le orchestre da balloerano le “fucine” per i grandi solisti, quindi senz’altro lo swing ha una partedi rilievo in tutto ciò che in seguito sarebbe diventato il be-bop e la musicajazz in senso moderno. Se si parla di musica da ballo, pensa ad un parallelo traciò che si balla adesso nelle discoteche e quello che si ballava allora, masolo dal punto di vista tecnico, lasciamo perdere l’evoluzione del costume;adesso “tump tump tump ch tu tump ch tu tump” e riff martellanti, allora ColePorter, Harry James, Gershwin, Kahn, Duke Ellington e non si potrebbe smetterepiù: pazzesco!Lo scorso anno ho avuto lapossibilità di vedere dal vivo Ray Gelato, e l’ho trovato coinvolgente. Esisteun artista o una band che vi mette tutti d’accordo e che può rappresentare il modelloperfetto? Aneddoto: molti anni or sono andammo a sentireun concerto di Ray Gelato (se non ricordo male a Chiavari); prima del concerto lotrovammo a mangiare nello stesso locale in cui eravamo noi, e venne spontaneochiedergli di autografarci gli spartiti di due suoi brani che normalmente eseguivamo… rimase di stucco perché non si aspettava di trovare un complesso che eseguivaquel genere. Si è un modello da seguire anche dal punto di vista del purointrattenimento Quanto c’è di teatrale nelle vostreperformance live?Molto,siamo una banda di matti, ci piace ridere scherzare sia con il pubblico che tradi noi, moltissime delle gags che facciamo sul palco non sono preparateMi riaggancio alla domandaprecedente: che tipo di soddisfazione provate on stage?  Cercate l’interazione? Max Gallo e i Dinamicisono anche un gruppo di amici? Siassolutamente anche se con alcuni dei componenti non ci si vede spesso a causadella distanza, Genova, Torino.
Una domanda personale a FedericoPerrone: quanto c’è in questo gruppo di quel musicista che, a inizio anni ’70,stava per esibirsi al Festival di Altare, con  Battiato, Sorrenti, Balletto di Bronzo eCircus 2000?Poco,solo un po’ di ricordi, e comunque c’è sempre la voglia di suonare … pensa seallora ci fossero state opportunità come quelle fornite attualmente da   trasmissioni come  X Factor o Amici! Chissà…Cosa vorreste accadesse ai “MaxGallo…” nei prossimi due anni?Facile:suonare , suonare, suonare perché se non si suona ci si intristisce e i gruppisi sciolgono.
BIOGRAFIA
MaxGallo e i Dinamici vengono da lontano… in tutti i sensi. Il progetto nacquealla fine degli anni ottanta, quando alcuni musicisti provenienti dai piùdisparati gruppi e complessi musicali si incontrarono con l’idea di ripescaredal repertorio della musica Swing degli anni Quaranta  - Cinquanta alcuni standard immortali daaffiancare a brani di più recente datazione, ma che continuassero ad ispirarsia quel genere musicale. La filosofia ispiratrice del gruppo infatti èessenzialmente quella di proporre musica non legata a mode passeggere, senzal’ausilio di supporti elettronici, quindi strumenti acustici suonati dal vivo.Così operando si sarebbe prodotto un suono molto vicino a quello delleorchestre del panorama Swing degli anni ruggenti di questo genere musicale.I primi tentativi effettuati con grandeentusiasmo portarono il gruppo a ottenere indubbi successi, tanto da costituireper anni l’ossatura portante dell’Orchestra dello spettacolo di grande successo“Medical Mistery Tour”. L’acusticità del contrabbasso insieme al suono delpianoforte, della chitarra e degli strumenti a fiato creano un’atmosfera chefanno di Max Gallo e i Dinamici un gruppo unico ed inconfondibile in grado di realizzare, attraverso la“Canzone Jazzata” che tanto prepotentemente sta tornando ad essere apprezzatada ogni genere di pubblico, un’atmosfera avvolgente e un po’ retrò. FredBuscaglione, Frank Sinatra, Nat King Cole, Bing Crosby, Louis Prima, RenatoCarosone ed altri artisti del passato ritornano nei giorni nostri attraverso lamusica di Max Gallo e i Dinamici. Artisti contemporanei come Ray gelato, SergioCaputo, Vinicio Capossela, Nicola Arigliano contribuiscono con la loro musicariprodotta dal gruppo a fornire un concerto apprezzabile ed entusiasmante.  
CONTATTISergio Babboni 348-9912050[email protected]
Federico Perrone 335-306467[email protected]
Marco Canavese347-2523841[email protected]
Roberto Rebufello338-8087593[email protected]

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